abila (tabernacolo, RITUALITÀ/ OGGETTI MAGICO-RITUALI-CERIMONIALI)
ante 1934 - 0000
L'oggetto ha una struttura a forma conica che riproduce il tetto di una capanna o di un granaio. Il vertice più stretto è rivolto verso l'alto e il diametro più ampio verso il basso; è composto da rami d'albero disposti ad ombrello e fissati con legature di scorza d'albero. Il rivestimento è fatto di steli di graminacea, legati insieme da un anello di ramoscelli. In cima ha un mazzetto di steli riuniti da due legature di scorza
- OGGETTO tabernacolo
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MATERIA E TECNICA
FIBRA VEGETALE
LEGNO
INTAGLIO
intreccio
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MISURE
Altezza: 48 ca cm
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CLASSIFICAZIONE
RITUALITÀ/ OGGETTI MAGICO-RITUALI-CERIMONIALI
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo delle Civiltà
- LOCALIZZAZIONE Palazzo delle Scienze
- INDIRIZZO Piazza Guglielmo Marconi,14, Roma (RM)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La ricerca di Renato Boccassino tra gli Acholi dell'Uganda settentrionale è stata finanziata dalla Rockefeller Foundation - fondazione che tra gli anni Venti e Trenta del '900 diede una grande spinta allo sviluppo dell'antropologia. Boccassino aveva vinto una borsa di studio per approfondire i suoi interessi sugli aspetti della vita materiale e sulla cosmologia delle popolazioni che abitavano la media e l'alta valle del Nilo e la scelta della popolazione Acholi fu incentivata dal professor C.G. Seligman (professore anche di Evans - Pritchard) (BIBR: COPPOLA 2015). Il campo di ricerca durò dal marzo del 1933 al marzo del 1934 presso la missione evangelica dei Padri Comboniani a Gulu (villaggio dell'Uganda settentrionale) nella zona denominata come la Regione dei Grandi Laghi (FNTI: 99269c). Boccassino si interessò alla sfera religiosa della popolazione Acholi concentrandosi maggiormente sulla prova dell'esistenza di un Essere Supremo, cercando di avallare la teoria di un possibile "monoteismo originario"- argomento centrale e molto dibattuto nell'etnologia cattolica dei primi anni del '900 (BIBR: RICCI 2015). In realtà l'aspetto che rende più interessante la ricerca di Boccassino è il suo interesse museografico e documentario delle cose che osservava e degli oggetti che vedeva. In BIBR: BOCCASSINO 1937b e BIBR: BOCCASSINO 1951 si trovano elencati questo ed altri oggetti presenti nella collezione. L'oggetto qui preso in esame è specificatamente descritto da Boccassino (BIBR: BOCCASSINO 1937b, p. 25), il quale ne riporta anche la modalità d'uso che se ne faceva la popolazione. Gli stessi oggetti sono stati fotografati nel loro uso quotidiano e contestuale tra gli Acholi. La collezione - che comprende 218 oggetti - è stata acquisita dal Regio Museo Etnografico "L. Pigorini" nel 1939 e gli oggetti sono stati schedati con schede E nel 1980. Il Fondo Boccassino comprende, oltre agli oggetti conservati al Museo delle Civiltà, anche la raccolta fotografica e altri materiali d'archivio, come lettere, diari di campo e bozze di manoscritti, conservati attualmente nell'Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione (ICCD) e - in parte – nella Biblioteca della facoltà di Lettere, Dipartimento SARAS, dell'Università Sapienza di Roma. Esattamente all'interno della tavola IX di BIBR: BOCCASSINO 1937b, si ritrova l'oggetto registrato in questa scheda: il tempietto degli spiriti a forma di #abila# oggi conservato al Museo delle Civiltà. Dalla bibliografia di riferimento (BIBR: BOCCASSINO 1937a) l'etnologo riconosce e concentra in questo oggetto il culto dei morti: il termine #abila# fa riferimento sia l'anima a cui si tributa il culto quanto il tempietto ad essa dedicato. In BIBR: BOCCASSINO 1937a si evince che questa popolazione usava donare del cibo ad #abila# perché, in caso contrario, gli antenati avrebbero potuto vendicarsi facendo ammalare le persone oppure sviando il colpo del cacciatore durante le battute di caccia. Dalla bibliografia si evince anche che però questo tempietto degli spiriti raramente si trovava accompagnato ad altri oggetti rituali come #l'ombrello# e il #tavolo per i sacrifici# ma forse per comodità l'etnologo li fotografò insieme. Ecco perché nelle riproduzioni fotografiche ritroviamo spesso questo oggetto insieme ad altri oggetti rituali, tutti in riferimento agli spiriti inferiori o #jok#, creati da #Lubanga# (l'Essere Supremo): gli spiriti inferiori e #Lubanga# (anche chiamato #Rubanda#) sono tutte figure essenziali della religione Acholi riportate nelle monografie e nelle pubblicazioni di Renato Boccassino. L'operatore magico-religioso, infatti, in relazione diretta con #jok# era in grado di guarire le persone dalle malattie, oppure compiere dei sacrifici per far piovere. In BIBR: BOCCASSINO 1951, p. 125, Boccassino scrive: "Abila. Costa di rami d'albero ricoperti di erba secca: un ramo appuntito sporge dal tetto ed in esso è piantato un fascio d'erba legato da scorza d'albero: nella parte superiore l'erba è rimboccata nel mezzo. Lo scheletro del tempietto consta di rami sacchi, tenuti assieme con una scorza d'albero. La base del tempietto ha 61 cm di diametro; il tempietto è alto 59 cm; il fascio d'erba è alto 23 cm"
- TIPOLOGIA SCHEDA Beni demoetnoantropologici materiali
- FUNZIONE E MODALITÀ D'USO RitualeSi piantava nel cortile dell'abitazione, a poca distanza da un secondo tempietto degli spiriti a forma allungata (#jok#), un tavolo di legno e un ombrello rituale, per alcuni rituali magico-religiosi. (BIBR: BOCCASSINO 1937a)
- LUOGO DI RILEVAMENTO - Distretto di Gulu e Kitgum , Uganda
- DATA DI RILEVAMENTO 1934 ante
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AUTORE DELLA FOTOGRAFIA
Cappelluzzo, Francesca
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1200099269
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Museo delle Civiltà - Museo Preistorico e Etnografico "Luigi Pigorini"
- ENTE SCHEDATORE Museo delle Civiltà - Museo Preistorico e Etnografico "Luigi Pigorini"
- DATA DI COMPILAZIONE 1980
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2023
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DOCUMENTAZIONE ALLEGATA
scheda obsoleta (1)
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0