Esecuzione di saltarello con organetti

XXI

Tre giovani musicisti eseguono un saltarello con organetti a due bassi. Sono all'interno della bottega di costruzione di organetti De Angelis: alle loro spalle si notano infatti vetrine espositive con organetti di diverse tipologie. In alcuni momenti dell'esecuzione, i musicisti comunicano tra loro con movimenti della testa e sguardi al fine di sincronizzare il ritmo e fraseggio

  • OGGETTO esecuzione di saltarello con organetti
  • CLASSIFICAZIONE musica strumentale, tecniche
  • LOCALIZZAZIONE Fermo (FM)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'organetto o fisarmonica diatonica è uno strumento aerofono meccanico ad ance libere e a doppia intonazione. E' uno strumento diatonico: i suoni sono infatti organizzati secondo una scala formata da cinque intervalli di un tono e due di un semitono. Il suono è prodotto da un flusso d’aria prodotto dal movimento del mantice o soffietto. Il flusso d'aria arriva quindi in due casse, quella del canto e quella dei bassi. In ciascuna cassa sono disposte le #soniere#, su cui sono fissate le ance. Ogni cassa inoltre è dotata di una tastiera, collegata a un meccanismo di leve e molle che apre appositi fori al fianco della cassa in corrispondenza delle #soniere# e che mette in vibrazione le ance. Le ance sono poste in coppia, una di fronte all'altra sui due lati di un medesimo foro, in modo da produrre alternativamente un suono con l'aria aspirata all'interno ed un altro con quella pressata all'esterno dal mantice, ottenendo due note diverse, a seconda che si prema il tasto in apertura o in chiusura di mantice. Le prime fisarmoniche diatoniche risalgono ai primi dell'Ottocento. I primi brevetti sono del 1821 -1822; nel 1829 in Austria nasce l'accordion e negli anni Trenta dell'Ottocento lo strumento si diffonde in Europa. In Italia, nel 1863, Paolo Soprani fonda nelle Marche, a Castelfidardo, la prima fabbrica di organetti. Ancora oggi, in Italia, i più grandi costruttori di organetto si trovano nelle Marche, in particolare nella zona dell'Anconetano e del Maceratese. Esistono diverse tipologie di organetti o fisarmoniche diatoniche italiane, distinte per il tipo di accordatura e timbro e per il numero di bassi (due, quattro o otto). Molto diffuso in Italia centrale e meridionale è l'organetto a due bassi. Le dita della mano sinistra, generalmente usate sul due bassi, sono l'indice ed il mignolo. Le dita prima schiacciano contemporaneamente i due tasti, poi l'indice rilascia il bottone dell'accordo, mentre il mignolo continua a tenere premuto il bottone, poi l'indice preme di nuovo il bottone dell'accordo e le due dita rilasciano ambedue i rispettivi bottoni e si continua ripetendo il ciclo; l'indice ha una frequenza di movimento doppia rispetto al mignolo con un effetto di grande efficacia sul ritmo. Nel repertorio tradizionale dell'organetto troviamo il saltarello, genere musicale diffuso nelle regioni centrali d'Italia. Esso presenta un'alternanza ciclica degli accordi e si caratterizza per il ritmo binario composto (6/8)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Modulo informativo
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 11-ICCD_MODI_7515170627441
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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