Il #lavorente# crea il foglio di carta maneggiando la forma, lo strumento con il quale si ottiene la #feltrazione# delle fibre di cotone, quindi necessario per la realizzazione di fogli di carta, costituito principalmente da #telaio#, #tela# e #cascio#. La forma per carta a mano è composta di una tela metallica (in questo caso vergata con filigrana in chiaro Roma) fissata con chiodi di rame o ottone su un telaio rettangolare di legno di varie dimensioni a cui sono applicati i #colonnetti#. La superficie di lavoro è delimitata da una cornice di legno denominata #cascio#, non fissa ma appoggiata sul perimetro della tela per consentire la tenuta dell’impasto fibroso o di cellulosa. A questo punto il #lavorente# crea il foglio di carta immergendo la #forma# nel #tino#, che ospita l’impasto composto da un insieme di materie fibrose e di tutte le sostanze (cariche, colle, colori, additivi, ecc) che compongono la pasta di carta. Sollevando la #forma#, e intrecciando le fibre di cotone con movimenti rapidi e sapienti, il #lavorente# scuote la #forma# per distribuire l’impasto in fibre e attivare il processo di #feltrazione# fino a ottenere, uno a uno, i fogli piani della giusta #grammatura#. Dopo aver verificato di aver creato una superficie uniforme, il #lavorente# solleva il #cascio#, la cornice esterna che poggia sul perimetro della tela, e passa la #forma# al #ponitore#