màsa da do man (mazza da scalpellino, bene complesso/ parte componente)
non determinabile
Attrezzo a forma di "T", formato da un massello romboidale con le estremità terminanti con due superfici tondeggianti e dette entrambe bocca (#pjan#) da un manico incastrato in un foro (occhio #occ'#) ricavato nel corpo centrale
- OGGETTO mazza da scalpellino
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MATERIA E TECNICA
FERRO
LEGNO
fusione
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MISURE
Altezza x Larghezza x Spessore: 10x44x4 cm
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CLASSIFICAZIONE
STRUMENTI E ACCESSORI/ ARTIGIANALI
- LUOGO DI CONSERVAZIONE casa colonica del podere Rio Bella Foglia
- INDIRIZZO Via Nazionale, 130, Collecchio (PR)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Questo tipo di martello è raffigurato nelle tavole illustrative dell'Encyclopedie di Diderot e D'Alembert, sezione dedicata all'architettura, nella tavola che raccoglie gli attrezzi dei muratori: sono presenti diversi martelli. "Occorreva essere sempre in due: uno teneva il fioretto che aveva la punta fatta a spatola e l'altro doveva batterlo con la mazza. La mazza andava afferrata con due mani e il fioretto, tra una battuta e l'altra, con perfetto sincronismo, doveva essere girato a piccoli settori, proprio come una piccola trivella. Quindi occorrevano due mani anche per questo movimento." (Grossi E.) Fonti di documentazione 3
- TIPOLOGIA SCHEDA Beni demoetnoantropologici materiali
- FUNZIONE E MODALITÀ D'USO forare la roccia/ rompere i massiPraticare nella roccia fori nei quali venivano inserite le cariche di dinamite per far esplodere la pietra/ rompere i grossi pezzi di ghiaia sulle strade e rendere così più praticabile il percorso
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800406775-1
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Parma e Piacenza
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Parma e Piacenza
- DATA DI COMPILAZIONE 2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0