Scudo circolare in pelle foderato esternamente di velluto viola, di probabile origine orientale (forse indiana), e decorato con inserti metallici disposti in tre serie concentriche: il bordo, con una serie di placche sbalzate; la zona intermedia con venti placche radiali, punzonate e impreziosite da pietre o vetri colorati di importazione estera; l’umbone, con quattro coprinodi e un fiore centrale a sei petali ornato di pietre o vetri colorati. Le decorazioni nell’area intermedia si possono suddividere in quattro tipologie, a seconda della fattura e dei materiali: cinque sono in filigrana d’argento d’origine locale; cinque sono in falsa filigrana, realizzate battendo con un bulino la lamina d’argento; sei sono state ottenute saldando vari elementi a volute di ottone, arricchite da tre file di pietre o vetri colorati; quattro motivi a “lira” sono stati anch’essi ottenuti saldando elementi d’ottone di probabile origine europea o indiana. Spazialmente tali ornamenti sono collocati in modo che a ogni decorazione in vera filigrana ne corrisponda una in falsa filigrana diametralmente opposta. Nella zona centrale, corrispondente all’umbone, le decorazioni fanno supporre rimontaggi locali di elementi di importazione. Queste sono: due stelle poste sopra i coprinodi, quattro stelle oblunghe, due mezzelune contrapposte e delle rosette a lato di queste. Tra le lune e le stelle sono collocati quattro soli sbalzati, in cui sono incastonate a croce pietre o vetri colorati. Nella parte posteriore si trovano il manico e un laccio di cuoio fissato a un’estremità, funzionale al trasporto dello scudo. In questa sezione la pelle è stata tinta di marrone durante la fase di conciatura - in origine era verde - e impressa con disegni geometrici. Si rilevano segni di ossidazione delle leghe metalliche, scolorimenti del velluto e diverse macchie e perforazioni sulla pelle dovute, probabilmente, all’azione di dermestidi