Ospedale Civile Vecchio SS. Annunziata
Il complesso edilizio, che sorge su un'area di circa mq. 7000, occupandone circa mq.5600, è composto di cinque corpi edilizi che si snodano intorno ad un nucleo centrale, separati da aree di pertinenza una volta destinate a giardini con fontane e pergolati, con essenze tipiche - tra cui aranci e palme - della tradizione sassarese del secolo scorso. Una parte di queste aree è stata occupata da superfetazioni che si sono stratificate nel tempo, ed hanno cancellato le caratteristiche originali del complesso, imprimendogli un aspetto di disordine edilizio. Il corpo edilizio prospiciente via Enrico Costa, che caratterizza l'immagine dell'ospedale sulla piazza Fiume (originariamente denominata piazza dell'Ospedale), è composto da due bracci coassiali ortogonali all'asse di simmetria del complesso, lungo cui si snoda una sequenza stanze contigue collegate da un lungo corridoio distributivo. I sobri ed austeri fronti esterni sono caratterizzati da ordinate teorie di bucature rettangolari e sono conclusi in sommità da una trabeazione sporgente, che prosegue per tutto lo sviluppo dei volumi, definendo anche le terrazze che li sovrastano e circondano. Gli altri bracci dell'edificio sono occupati al piano terra da una serie di locali voltati a botte, mentre al piano superiore si susseguono grandi cameroni a doppia altezza, adibiti in passato a luogo comune di degenza per i malati. Numerosi ambienti del complesso sono dotati di questo singolare valore spaziale e formale: in particolare i locali che costituiscono il nucleo centrale, già citati. [...] Tra i molti aspetti architettonici interessanti di tutto il complesso ospedaliero, hanno particolare importanza le volte dei locali al piano terra: tutti gli ambienti sono chiusi da volte a vela o a padiglione, in alcuni casi impostate su arconi di scarico. Gli ambienti conservano in gran parte i materiali di finitura, le decorazioni ed il corredo architettonico originario, che conferisce loro un'atmosfera particolare. I pavimenti, seguendo le tendenze del periodo, sono realizzati con la tecnica "seminato alla veneziana" policromi, con eleganti motivi di incorniciatura mistilinea di gusto floreale, ricca ed articolata, secondo la destinazione degli ambienti. Si trovano anche pavimenti con piastrelle in graniglia, sempre a motivi geometrico-floreale, oppure in marmette di cemento colorato quadrate o esagonale, queste ultime per i locali di servizio. Anche i serramenti sembrano risalire all'impianto originario, per l'omogeneità e la peculiarità del disegno, nonostante alcune successive manomissioni. Uno tra gli elementi più importanti che caratterizzano internamente il complesso è l'imponente scala principale a tenaglia che occupa parte del nucleo centrale. Le lunghe rampe, sorrette da proporzionate colonne in materiale lapideo, sono chiuse da volte a botte. Un altro ambiente che caratterizza il complesso edilizio è l'atrio dei Benefattori: si tratta di un ampio e vasto salone attiguo alla cappella e trova la sua denominazione nella posizione, in nicchie e mensole, di statue e busti marmorei di coloro che contribuirono con donazioni al miglioramento della struttura ospedaliera. L'ambiente e voltato a botte, illuminato da un'ampia vetrata e riporta ancora gli stucchi e le decorazioni dell'epoca che contribuiscono ad ammantarlo di austerità e formalismo, peculiarità tipiche di fine Ottocento, per quanto riguarda le stanze ufficiali dei complessi edilizi pubblici. Dall'atrio dei benefattori si accede alla Cappella, che rappresenta, con le sue caratteristiche di stile, di decoro e di cromatismi, un altro spazio interno particolare del complesso dell'Ospedale. La cappella - dedicata alla SS. Annunziata - è a pianta semicircolare, chiusa da grandi vetrate lungo la parte curva, fatta erigere dal sacerdote Salvatore Sassu, su disegno di don Simone Manca. L'altare è imponente, in marmo bianco con una balaustra anch'essa semicircolare con sei colonne lignee in fantasioso stile eclettico, sormontate da figure angeliche. Le pareti sono completamente affrescate con motivi geometrici-floreali e scene religiose in stile e caratteristiche che li collocano tra gli ultimi decenni del secolo scorso ed i primi del Novecento. [...] Nella struttura e negli arredi la cappella riflette la cultura dell'epoca, ovvero quella che in Francia, ambito per eccellenza per il gusto del tempo, corrispondeva al Secondo Impero. Periodo nel quale s'imponeva l'eclettismo: un gusto senza uno stile proprio tanto nell'architettura quanto nell'artigianato e senza unità stilistica nella pittura. Per meglio comprendere il tipo d'impostazione ornamentale dell'altare in marmo e della struttura intesa a circoscrivere, nel breve spazio semicircolare della cappella, l'area presbiteriale, si precisa quali erano gli intendimenti del ceto al quale si dovevano le molte commissioni. La società emergente propendeva per l'ostentazione, era incline alla preziosità e al caricato e all'uso disinvolto di materiali talvolta genuini ma spesso falsi e ricorreva alla contaminazione degli stili. Rinascimento, Barocco e Gotico non furono che mezzi come il marmo, il finto bronzo, i vetri e i falsi velluti, sottesi ad offrire un nuovo splendore. La ridondante decorazione era tuttavia inorganica e non strutturale, con la ricerca di effetto: una ricerca di effetti formali pervasi di "sentimento" e non privi di caratteri quietistici. L'idealismo concreto dimostrava soltanto una metafisica monistica, ossia riferita ad un unico principio della realtà, stancamente rivolta verso ripetizioni di formule già scontate. L'altare della cappella è connotato da tre gradini con motivi simbolicamente risolti in bande di gigli e di foglie di acanto, con l'interpolazione di testine alate. Ai lati di questa successione di gradini s'impongono due angeli inginocchiati in preghiera a tutto tondo, mentre al centro del paliotto una ghirlanda include il monogramma di Maria Vergine e i profili sono caratterizzati da due angeli con le ali spiegate; sovrasta quest'altare una nicchia con il gruppo scultoreo dell'Annunciazione. Sopra la balaustrata a semicerchio in marmo si innalza poi una teoria di colonne a guisa di stelo al cui colmo sono posti angeli cariatidi a sostegno dell'ampio baldacchino La struttura rammenta l'interesse per i complessi in ghisa al tempo frequentemente impiegati nell'architettura; il materiale di impostazione al baldacchino è per contro in legno dipinto, a conferma della tendenza al falso citata sopra. Nello stesso spirito imitativo è la rappresentazione dell'ampia cortina in finto velluto rosso-violaceo nella parete di fondo, ai lati dell'altare. Ad accrescere il senso greve della decorazione nella cappella è l'altorilievo di Cristo nell'orto degli ulivi; la costruzione della scena riflette uno spiccato interesse naturalistico con uno studio particolareggiato sugli olivi nel fondo, contro i quali si staglia la figura di Cristo, inginocchiato davanti ad un masso. L'ornamentazione pittorica richiamante le scene dell'Annunciazione e della Resurrezione con discendenze alludenti al Rinascimento e vagamente ad artisti come Beato Angelico, Paolo Uccello e, in altre raffigurazioni, il Sassetta. Nella cappella si riverbera in modo sorprendente l'estetica di un momento preciso che trascende il contesto isolano per abbracciare le istanze di un gusto internazionale. Il complesso ospedaliero della SS. Annunziata racchiude in sé molteplici aspetti degni di salvaguardia: il suo imponente aspetto architettonico collegato al contesto urbanistico, gli ampi ambienti interni con rifiniture particolari, i particolari decorativi cd ornamentali giunti intatti fino ai nostri giorni. La caratteristica predominate è però la sua integrità formale ed il rapporto con gli spazi esterno ed interni, con cui il complesso ancora si presenta. Sulla base di questi presupposti, per i suoi valori storico, architettonico ed urbanistico, immutati nel corso di un secolo, si ritiene il complesso edilizio dell'Ospedale SS. Annunziata, contraddistinto al foglio 109 dai mappali nn.3144-4108-4109-4110, meritevole di salvaguardia nella sua interezza e globalità
- OGGETTO ospedale-pubblico
- AMBITO CULTURALE Maestranze Locali
- LOCALIZZAZIONE Sassari (SS) - Sardegna , ITALIA
- INDIRIZZO Via Enrico Costa, s.n.c, Sassari (SS)
- TIPOLOGIA SCHEDA Architettura
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 2000244672
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Sassari e Nuoro
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Sassari e Nuoro
- DATA DI COMPILAZIONE 1999
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DOCUMENTAZIONE ALLEGATA
riproduzione del provvedimento di tutela (1)
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0