Chiesa di Sant'Antonio da Padova

Segariu, ultimo quarto XIII - ultimo quarto-XIII

L'edificio presenta pianta rettangolare mononavata, conclusa da abside semicircolare orientato a N/E e con copertura a doppia falda a spioventi. Addossato al corpo di fabbrica medievale, e con questo intercomunicante, è un più recente ambiente diviso all'interno in due vani con presumibile funzione di sacrestia. Un porticato a tettoia, poggiante su colonne, corre lungo il prospetto principale dei due corpi, unificandoli nella immediata percezione visiva. Tuttavia il frontone medievale emerge rispetto al colmo della tettoia presentando una teoria di archetti ogivali ed un campanile a vela impostato su robusti piedritti. Sul medesimo prospetto, due rozze protomi anpropo e zoomorfe fungono da imposta per un sopracciglio, malamente spezzato dalla citata tettoia. Del portale d'accesso originario rimangono in vista solo le mensole delle paraste che dovevano sostenere l'archivolto, secondo il canone tipico dell'edilizia di culto romanica. I consueti archetti ogivali corrono lungo il lato nord della chiesa e lungo l'abside, dove sono aperte tre monofore anch'esse di norma gotica. L'interno dell'edificio presenta copertura lignea, sorretta da capriate in ginepro lavorate ad intaglio (come riscontrabili anche, ad es. nel Sant'Ilario di Maracalagonis, nel San Giovanni a Settimo San Pietro, nel San Saturnino di Ussana ecc.). Una botola nel pavimento della navata conduce ad un ambiente ipogeico con un pozzo, testimonianza della preesistenza di un culto legato alla presenza di acque ritenute salutari

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