Chiesa di San Giovanni Battista

Lunamatrona, 1323 - 1323

La disposizione planimetrica della Chiesa è a navata unica, e lungo l'asse longitudinale si affacciano quattro cappelle disposte frontalmente le une alle altre. La navata principale è voltata a botte come pure l’abside quadrata, mentre il coro è sormontato da una cupola ottagonale che illumina dall’alto la zona altare; anche le otto cappelle sono voltate a botte. Ai lati del coro si trovano sulla sinistra la vecchia sagrestia con volta a botte e sulla destra un ambiente, che conserva l'impostazione planimetrica ad asse centrale longitudinale, ma coperto con un solaio piano. Appena entrati si trovano sulla destra la scala di accesso al campanile e sulla destra quella per salire sulla torre dell'orologio. La Chiesa sorge su una preesistenza gotico aragonese, la facciata non presenta il modulo quadrato delle Chiese aragonesi del XVI secolo, il portale d'ingresso fuori scala con lo sviluppo verticale della facciata e sembra anteriore al tardo aragonese. La facciata è incorniciata a destra dal campanile costruito nel 1683 e sulla sinistra dalla torre dell’orologio sormontata da un campanile a vela. Da segnalare all’interno affianco all'altare, sulla parte sinistra, alcune pietre recuperate a s. Greca che farebbero parte di una colonna monolitica (inoltre si parla anche di mascheroni) di un tempio pagano dedicato a Giunone, conosciuta come “Genieddu”. Da ricordare anche due teste di leone ai piedi della balaustra di separazione del coro, che hanno rilevanti caratteristiche proprie dell’arte pagana, per cui si può anche interpretare come decorazioni di spoglio dello stesso tempio pagano. L'interno della Chiesa è molto ricco di arredi sacri; tutte le cappelle contengono infatti dei reperti: nella prima cappella a destra un battistero in mamo del 1804, nella seconda invece un bell'altare, sempre in marmo del '700, nell'altra un retablo molto bello, anche se inferiore a quello della cappella di fronte, dove c'è l’altro retablo ligneo con colonne tortili e un paliotto datato 1755; nella cappella successiva un altro retablo datato questo 1753; mentre nella prima cappella a sinistra un paliotto datato 1702, con ancona con dipinti attribuibili a scuola sarda. I.e. chiesa sorge nella parte più alta del paese in posizione prevalente rispetto al paese e all'agro circostante, con una sistemazione del replano (o sagrato) estremamente interessante dal punto di vista paesaggistico

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