Santuario Mariano Diocesano Santa Maria Signora del Cielo nell'Abbazia di San Giovanni in Fiore

San Giovanni in Fiore, XII

L’abbazia dedicata a Santa Maria Signora del Cielo nasce da un’idea dell’abate Gioacchino da Fiore, “Il calavrese abate Giovacchino / di spirito profetico dotato” (Dante, Par. XII), nato a Celico intorno al 1135 circa dal notaio Mauro e da Gemma. Il 30 marzo 1202 morì a San Martino di Canale. Nel 1226 le sue spoglie furono traslate dal monastero di Canale nel nuovo complesso abbaziale di San Giovanni in Fiore e collocate nella cappella di destra del transetto, intitolata alla Vergine, in un’urna di vetro. La chiesa abbaziale è ad unica navata e, dopo i restauri realizzati tra il 1938 e il 1987, è ritornata alla struttura originaria del gotico-cistercense. Il presbiterio è illuminato dalla luce che proviene dal traforo della parete absidale che simbolicamente rappresenta la trinità, così come disegnata da Gioacchino nel suo “Liber Figurarum”. L’abbazia fu riconsacrata al culto il 17 settembre 1988 dal cardinale Ugo Poletti. Il 9 ottobre 1988, Anno Mariano (1987-1988) istituito da Papa Giovanni Paolo II, l’arcivescovo mons. Dino Trabalzini ha eretto l’abbazia a Santuario Mariano Diocesano con il titolo di "Santa Maria Signora del Cielo". Il 1 novembre 1999 l’arcivescovo di Cosenza-Bisignano mons. Giuseppe Agostino ha indicato il luogo di culto nell’Ordinamento Generale come Santuario Mariano

  • OGGETTO santuario mariano, diocesano
  • LOCALIZZAZIONE San Giovanni in Fiore (CS) - Calabria , ITALIA
  • INDIRIZZO Piazza Monastero, San Giovanni in Fiore (CS)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Grazie all’appoggio degli imperatori Svevi, prima Tancredi nel 1190 e poi Enrico VI nel 1194, Gioacchino edificò la casa madre della sua Congregazione presso Fiore Vetere, un insediamento lontano una decina di chilometri dall’odierna San Giovanni. Oltre che per l’ambiente circostante, l’Abate scelse il termine “fiore” per indicare il territorio alludendo a Nazareth dove era vissuto “quel Dio bambino che era nato in Betlemme, così come il frutto si sviluppa dal fiore”. Nell’ottobre 1214 il cenobio fu devastato da un violento incendio. In considerazione della gravità dei danni riportati dalle strutture, i monaci optarono per la costruzione di un nuovo monastero in una zona meno angusta e selvaggia, a cui diedero il nome di Fiore. Grazie all’appoggio degli imperatori Svevi, prima Tancredi nel 1190 e poi Enrico VI nel 1194, Gioacchino da Fiore edificò la casa madre della sua Congregazione presso “Fiore Vetere”, un insediamento lontano una decina di chilometri dall’odierna San Giovanni in Fiore. Nell’ottobre 1214 il cenobio fu devastato da un violento incendio. In considerazione della gravità dei danni riportati dalle strutture, i monaci optarono per la costruzione di un nuovo monastero in una zona meno angusta e selvaggia, a cui diedero il nome di Fiore. L’Abbazia fu riconsacrata al culto il 17 settembre 1988 dal card. Ugo Poletti, Vicario di Sua Santità per la città di Roma e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, dopo un restauro decennale. Il comune è in possesso di alcuni saloni superiori dove hanno trovato sede un museo demologico ed uno fotografico, alcune sale convegno, la sede del Centro Internazionale di studi gioachimiti
  • TIPOLOGIA SCHEDA Modulo informativo
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 18-ICCD_MODI_9264076552471
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • ENTE SCHEDATORE Pontificia Facoltà Teologica "Marianum"
  • DOCUMENTAZIONE ALLEGATA decreto (1)
    decreto (2)
    decreto (3)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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