Santuario Nome Santissimo di Maria

Caulonia, XVI-XVII

Il luogo di culto dedicato al Nome SS.mo di Maria, dove si venera l’immagine della Vergine sotto il titolo "Santa Maria di Crochi", è nella frazione Crochi di Caulonia, sulla sponda destra della fiumara Amusa. Il 26 settembre 2002 mons. GianCarlo Bregantini nel decreto per “l’Ordinamento Generale dei Santuari Diocesani” ha riconosciuto la chiesa del Nome SS.mo di Maria con il titolo di “Santuario Mariano”. Il 10 marzo 2025 mons. Francesco Oliva vescovo di Locri-Gerace ha formulato il ″Regolamento generale dei Santuari diocesani″, (Decreto vescovile n. 695 - Prot. n. 199/2025), «per disciplinare giuridicamente questi luoghi per una migliore organizzazione degli stessi e per una maggiore trasparenza ed efficienza nei servizi che ivi vengono svolti a favore dei fedeli» (Cfr. Decreto vescovile n. 695 - 1. Premessa). La festa principale si svolge la seconda domenica di settembre ed unisce oltre al culto per la Madonna un forte senso folcloristico. Nella fiera-mercato primeggiano i prodotti tipici calabresi. Caratteristica è la sagra della carne di capra e negli ultimi anni si è aggiunta quella della "caddara con le sue frittole" e le salsicce vendute crude o cotte alla brace. La notte del sabato è allietata con i suggestivi fuochi pirotecnici e la "ballata del ciuccio". Sino a metà degli anni sessanta, la sera della vigilia, le persone provenienti dalle zone Scrongi”, “Fratelleri”, “Tre Donne”, “Pittella” e “Sorgente”, accendevano dei falò sulle sponde della fiumara

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