centro storico, montano, Delianuova, Paracorio e Pedavoli (denominazione storica, ante 1878) (metà XI)
Delianuova,
1050 - 1050
Centro montano, di origini recenti. Tra i monumenti spiccano le due chiese parrocchiali di San Nicola, ricostruita in stile rinascimentale su una chiesetta settecentesca, e dell’Assunta, rifatta anch’essa in forme rinascimentali, con facciata a pronao e campanili binati; la chiesetta rurale dedicata a S. Elia; i palazzi De Giorgio (ex Soffrè), Princi, Greco e Rossi
- OGGETTO centro storico montano
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CARATTERI AMBIENTALI
Centro situato nella parte centro-occidentale della provincia di Reggio Calabria, nel versante settentrionale del massiccio dell’Aspromonte, alle pendici dei piani di Carmelia, nell’alta valle del torrente Duverso, in una larga conca aperta verso la piana di Gioia a circa 600 metri s.l.m.. E’ sito alle porte del Parco Nazionale dell'Aspromonte in cui rientra gran parte del territorio comunale ed appartiene all’ambito territoriale della Comunità montana “Versante tirrenico meridionale”
- LOCALIZZAZIONE Delianuova (RC) - Calabria , ITALIA
- INDIRIZZO Via Tommaso Campanella, Delianuova (RC)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Delianuova nasce ufficialmente il 27 gennaio del 1878 per volontà di Re Umberto I, il quale decretò, in tale data, l’unione di due piccoli comuni preesistenti: Paracorio e Pedavoli. Di essi, come piccoli villaggi, si ha notizia già dal 1050, in alcuni documenti della Curia Vescovile di Oppido-Palmi (allora grecanica, di Agia-Agathè), conservati presso l’archivio Vaticano. Le origini dei due comuni sono diverse. La tradizione vuole Paracorio discendere dall’antica Delia, città della costa jonica meridionale, distrutta dai Saraceni nel IX secolo e precisamente nell’839 quando questi, provenienti dalla Sicilia, approdarono presso Capo Spartivento, saccheggiando il territorio di Bova. Sempre nello stesso periodo (850-900) l’antica e vetusta Tauriana veniva ripetutamente presa d’assedio dagli stessi saraceni. I suoi abitanti, pertanto, si ritirarono alcuni nelle immediate vicinanze (Seminara) altri all’interno, dando così origine alla maggior parte dei paesini oggi presenti nel territorio e tra questi a Dapidalbon; nel corso degli anni cambiò il proprio nome in Pedavoli. Pedavoli e Paracorio a partire dal Medioevo furono casali di Santa Cristina seguendone le vicende storiche. Appartennero al feudo di Sinopoli che dal XIII secolo fu dominio dei Ruffo di Calabria fino al 1494. Dal 1495 (secondo altre fonti dal 1517), la signoria passò alla famiglia Spinelli, che la mantennero fino al crollo del sistema feudale, sancito dalle leggi napoleoniche (1806). Gravi furono i danni causati dal terremoto della seconda metà del XVIII secolo: la scossa del 5 febbraio 1783 causò il crollo completo degli edifici di Paracorio e Pedavoli. Delianuova, appena costituita, subì danni gravi anche nel 1894, nel 1905 e nel 1908: varie case furono distrutte e un terzo circa dichiarate inabitabili, comprese le due chiese parrocchiali
- TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà mista
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1800177858
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Reggio Calabria e la provincia di Vibo Valentia
- ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
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DOCUMENTAZIONE GRAFICA
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- LICENZA METADATI CC-BY 4.0