centro storico, di crinale, collinare, agricolo, Martirano, Martorano (denominazione storica) (XX)
Martirano,
post 1905 - post 1905
L’abitato, di aspetto medievale, conserva un suggestivo nucleo storico, con case addossate le une alle altre e palazzi nobiliari dotati di bei portali in pietra lavorata; percorso da vie strette e tortuose e diviso in rioni, ai quali si accede spesso attraverso un arco, mostra segni di espansione. Tra le testimonianze storico-architettoniche figurano: i ruderi del castello normanno e della cattedrale, risalente al 1600; la chiesa del Rosario, con un pregevole portale settecentesco; quella dell’Immacolata, in cui si può ammirare una bella tela del XVII secolo
- OGGETTO centro storico di crinale, collinare, agricolo
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CARATTERI AMBIENTALI
Attraversato dal fiume Sasso, si estende nella parte nord-occidentale della provincia, a confine con quella di Cosenza, sulle propaggini del monte Reventino, nella bassa valle del fiume Savuto, tra Martirano Lombardo, Conflenti, Motta Santa Lucia, Altilia
- LOCALIZZAZIONE Martirano (CZ) - Calabria , ITALIA
- INDIRIZZO Viale Mazzini, Martirano (CZ)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Chiamata anche Martirano Vecchio, per distinguerla da Martirano Lombardo, di cui ha fatto parte fino al 1957, si ritiene sia l’antica Mamerto, famosa in epoca romana. Le più antiche fonti documentarie su Martirano risalgono al medioevo. Martirano fu contea sotto i Normanni. A lungo sede vescovile, fu una delle prime località ad abbracciare il cristianesimo. Dotata di un castello, in cui pare siano stati imprigionati il figlio dell’imperatore Federico II di Svevia, Enrico, e, ai tempi della guerra di Calabria, il ribelle marchese di Crotone, Antonio Centelles, nel XV secolo fu contea dei Di Gennaro. Dalla seconda metà del 1500 alla fine del 1700, appartenne ai D’Aquino, principi di Castiglione Marittimo. La scossa del 27 marzo 1638 distrusse completamente l’abitato; crollarono tutte le abitazioni, la Cattedrale, il palazzo vescovile; morirono 517 persone. La scossa del 28 marzo 1783 causò gravi danni alle abitazioni rendendone pericolanti una decina e lesionando le altre. Furono danneggiati la Cattedrale, il convento degli Agostiniani, la chiesa e il convento dei Minori Conventuali. Il terremoto del 1905 causò la distruzione di gran parte del paese: quasi tutti gli edifici crollarono o subirono danni così gravi da dover essere demoliti; complessivamente, su 429 case che componevano l’abitato soltanto 40 risultarono riparabili. Il municipio (l’antico palazzo vescovile) crollò in parte e in parte risultò così danneggiato da dover essere demolito. La chiesa madre (ex cattedrale) fu pressoché distrutta: crollò il muro nord che trascinò con sé oltre metà dell’edificio. Subì danni gravissimi la chiesa di S. Francesco che dovette essere demolita. Risultò pressoché distrutto il palazzo Berardelli; nel palazzo del barone Di Napoli rimasero in piedi le murature esterne, ma crollarono pressoché interamente le strutture interne
- TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà mista
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1800174460
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Catanzaro e Crotone
- ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
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DOCUMENTAZIONE GRAFICA
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- LICENZA METADATI CC-BY 4.0