centro storico, di crinale, lineare, collinare, Umbriatico, Umbriaticum (denominazione storica), Brystakia (denominazione storica, età antica) (XII)
Umbriatico, adattandosi all’orografia del terreno, si presenta caratterizzato da un reticolo viario fatto di strade strette e tortuose, ad andamento discontinuo, caratterizzato da edilizia di base frammista ad edifici di culto e a palazzi nobiliari, costruiti l’uno accanto all’altro. Il costruito storico di queste architetture è avvenuto in modo spontaneo, senza uno schema preciso e quindi in modo irregolare, per sfruttare lo spazio disponibile all’interno del cerchia fortificata. L’intero borgo è circondato dai resti dell’antica cinta muraria che conserva ancora oggi due accessi denominati Porta del Canalicchio e una Porta-fortino, oramai quasi demolita, nei pressi dei quali si trovano i ruderi di mulini ad acqua. Sotto il profilo storico-architettonico interessanti sono anche: l’ex cattedrale di San Donato, eretta dal vescovo Teodoro, nel secolo XI, con abside romanica e un’interessante cripta, di stile latino; la chiesa di Santa Maria delle Grazie; il palazzo dei baroni Giuranna
- OGGETTO centro storico di crinale, lineare, collinare
-
CARATTERI AMBIENTALI
Attraversata dal torrente Lipuda, si estende nella parte settentrionale della provincia, a confine con quella di Cosenza, sul versante ionico, alle pendici del monte Mazzagallo, sulla fascia collinare presilana, a nord del Marchesato di Crotone
- LOCALIZZAZIONE Umbriatico (KR) - Calabria , ITALIA
- INDIRIZZO Piazza Vittorio Veneto, Umbriatico (KR)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Le origini di Umbriatico sono da rimandare all’età altomedievale, quando l’abbandono generalizzato delle coste, a causa delle incursioni saracene, spinse le popolazioni al trasferimento verso centri più interni che si presentavano difesi quasi naturalmente. Infatti, la cittadina di Umbriatico risulta già geomorfologicamente isolata dal resto della terraferma e ad essa collegata da due ponti, senza i quali il centro risulterebbe inaccessibile. Umbriatico si affaccia sul palcoscenico della storia soprattutto quando divenne sede vescovile, risultando, per diversi secoli, in cima all’elenco delle diocesi dipendente alla nuova Metropolia che riuscì a mantenere nel tempo una posizione di assoluto rilievo tra le suffraganee di Santa Severina. Latinizzato fin dall’avvio della dominazione normanna, il clero di Umbriatico mantenne per un lungo periodo prestigio ed autonomia, conservando la lingua greca almeno fino al XII sec. La cittadina di Umbriatico fiorì in tutta l'età sveva e conobbe, invece, un rapido declino dopo che la guerra del Vespro aveva creato danni agli angioini per riprendersi, poi, col passaggio del feudo ai Ruffo, agli Spinelli e ai Rovegno. Da una descrizione generale della città di Umbriatico della metà del Seicento si apprende che "Ella è situata sopra di una rupe di malagevole accesso, e poco grata tra sentieri di precipizio e spavento poco più di un miglio distante dal Mare... Sono però le sue campagne non scarse del necessario e del dilettevole, producendovi in abbondanza de Capperi con Copia di animali di pelo ne suoi Boschi, e di penne nelle sue campagne, oltre la Manna il Terebinto, il Gesso e l’Alabastro ed altre molte specie di herbe per salute e delizia. Con quattro Parrocchie, Seminario, Spedale, Monte per poveri, due Conventi di Regolari, ed uno di Suore, terminando con quattro Terre la sua Diocesi, in una de quali per mezzo di un Prete Albanese accasato si pratica il Rito de Greci. Numera non più di 42 fuochi; e della Casa Rovegna è Marchesato”
- TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà mista
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1800174389
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Catanzaro e Crotone
- ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
-
DOCUMENTAZIONE GRAFICA
(1)
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0