centro storico, collinare, difensivo, Cirella, Cerillae (denominazione storica, I sec.), Cerelis (denominazione storica, II sec.), Kerillois (denominazione originaria, I sec. a.C. - I sec. d.C.) (IX-IV a.C)
CARATTERIZZAZIONE DEL TERRITORIO: il centro storico di Cirella è collocato sulla cima di una piccola collina, particolarmente evidente e spoglia, in prossimità della costa tirrenica; leggermente a nord del promontorio dove sorge l'insediamento moderno di Cirella. Il suo intorno è un paesaggio collinare con versanti terminanti nel mare, con una spiaggia ridotta. Gli usi agricoli sono vari: orticoli e foraggeri nella parte bassa, ad ovest lungo la costa, mentre prevale la coltivazione dell'olivo nei versanti più montani ad est. La vegetazione è ricca nelle vallette sui versanti esposti a nord. L'urbanizzato è situato prevalentemente lungo la costa e su alcuni crinali. CARATTERI IDROGEOLOGICI: l’area è caratterizzata dalla presenza di numerosi corsi d’acqua a prevalente carattere torrentizio, fra cui i più vicino è il Torrente Vaccuto a nord del centro storico. SISTEMA EDILIZIO: Cirella Vecchia: trattandosi di un borgo completamente abbandonato non è stato possibile rilevare l'esistenza di sistemi edilizi. SISTEMA DIFENSIVO: ruderi del Castello: i ruderi del castello di Cirella Antica sono accessibili dal lato sud-est del borgo, da dove è possibile vedere la massa muraria più consistente dell'antico maniero. Sul lato sud si può ancora vedere una torre quadrata. Il castello è attualmente in completo stato di abbandono
- OGGETTO centro storico collinare, difensivo
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CARATTERI AMBIENTALI
AREA STORICO GEOGRAFICA: alto Tirreno Cosentino, Piana del Lao DEFINIZIONE GEOLOGICA: lo strato geologico dove insiste il centro storico di Cirella è una formazione di origine marina risalente all'era Cenozoica nell'epoca dell'Eocene e Paleocene. I litotipi presenti sono brecce e conglomerati calcarei, con occasionali frammenti di selce, associati a calcari impuri ricristallizzati. Scarsamente fossiliferi. Questo complesso presenta un'elevata resistenza all'erosione, eccetto in alcune localizzate zone di fratturazione. Permeabilità elevata. DESCRIZIONE GEOGRAFICA: il centro è posizionato in cima ad una piccola collina di 172 m s.l.m. Davanti al centro storico vi è l'Isola di Cirella, un piccolo affioramento caratterizzato dalla flora selvaggia, divenuta ultimamente parco marino della Riviera dei Cedri. Raggiungibile con la statale 18 e dall’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria a 49 km. Il comune di Diamante ha una superficie di 11,8 km², sorge a 25 m s.l.m. ed il territorio risulta compreso tra 0 e 313 m s.l.m. con caratteristiche collinari. Il clima presenta temperature nella media influenzate dal mare
- LOCALIZZAZIONE Diamante (CS) - Calabria , ITALIA
- INDIRIZZO nr, Diamante (CS)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'attuale denominazione è riferita all'agglomerato urbano sorto a partire dalla metà del XVII secolo in prossimità del mare, intorno alla chiesa parrocchiale di Santa Maria dei Fiori. Il borgo antico, situato sul colle alle spalle di Cirella, oggi completamente abbandonato e ridotto in stato di ruderi, è invece denominato Cirella Vecchia o Antica. Strabone attesta la denominazione di Kerillois per identificare il territorio poco a sud del fiume Lao che segnava i confini tra i Lucani e i Bruzi. Silio Italico (25-101 d.C.) narra le vicende di Cerillae, una delle poche città della Calabria alleata dei Romani durante la seconda guerra punica. Sotto l'impero di Traiano Cerelis, divenuta municipio romano all'inizio del II secolo d.C., fu un'importante stazione di fermata lungo l'antica via Traiana, come riportato nella Tabula Peutingeriana. Il ritrovamento di materiale litico e osseo risalente al Paleolitico medio nelle grotte dello scoglio di San Giovanni, fa pensare all'esistenza di un insediamento preistorico sul territorio. Molti storici sono concordi sulla fondazione di Cirella da parte degli Ausoni; il luogo sarebbe stato successivamente abitato dagli Enotri, dai Focesi della Ionia scampati alla guerra di Troia, e poi da Lucani e Bretti, segnando il confine territoriale tra questi ultimi due popoli. Nel periodo magnogreco, inoltre, Cirella detenne stretti rapporti commerciali con la fiorente colonia greca di Sybaris, fondata dagli Achei nel 720 a.C., intensificando notevolmente i suoi traffici marittimi. Proprio a Cirella si ritiene fondato il "Portus Parthenius Phocensium" di cui parla Plinio, il famoso Porto Partenio che per la sua naturale conformazione doveva essere uno dei più sicuri punti d'approdo della costa tirrenica. Gli innumerevoli resti di età romana rinvenuti nel territorio di Cirella testimoniano il grado di sviluppo raggiunto dal centro in quel periodo. Cirella prese parte alla seconda guerra punica come alleata di Roma, inviando i suoi fanti nella battaglia di Canne del 216 a.C., conclusasi con la vittoria di Annibale. Le guerre puniche ebbero infine esito positivo per Roma, che estese di fatto il suo dominio su tutta la Magna Grecia, fondandovi numerose colonie all'inizio del II secolo a.C. Molte in questo periodo le ville rustiche, padronali e marittime erette su promontori a picco sul mare; a questa categoria dovette certamente appartenere la sontuosa villa romana i cui resti sono stati rinvenuti sul promontorio di Punta Cirella. Divenuta municipio romano intorno al II secolo d.C., Cerelis fu anche un'importante stazione di fermata sulla via Traianea, come riportato nella Tabula Peutingeriana. All'età imperiale risale inoltre il mausoleo o tempio romano costruito in laterizi poco più in alto rispetto alla costa, una delle pochissime costruzioni romane in territorio calabrese giunte sino a noi. Cirella dovette essere sede vescovile già nel 649, quando un certo "Romanus Episcopus Cerillitanus" comparve tra i partecipanti al Sinodo Lateranense indetto e tenutosi a Roma in quell'anno, sotto il pontificato di Martino I. In seguito alle incursioni saracene che interessarono il territorio di Cirella tra VIII e X secolo, causando la sua totale distruzione per ben due volte, i cirellesi ricostruirono le loro abitazioni sulla collina alle falde della quale la città sorgeva precedentemente. Nasce così l'antico borgo di Cirella oggi completamente abbandonato e ridotto in stato di completo abbandono. Proprio a scopo difensivo il borgo fu dotato di un imponente Castello e della cinta muraria; allo stesso periodo risalgono verosimilmente le antiche chiese del borgo, come quella di San Nicola Magno, della quale rimangono oggi la facciata esterna con torre campanaria, le pareti laterali e l'abside con volta a crociera. Tra XII e XIII secolo Cirella divenne capoluogo del feudo comprendente anche Majerà e Grisolia. I primi possessori del feudo documentati sono i Fasanella di Morano. Nel corso del XVI e XVII secolo Cirella fu più volte attaccata e distrutta dalle flotte turche, tanto che in epoca vicereale l'isolotto di Cirella, a poca distanza dalla costa, venne dotato di una torre con funzioni di vedetta e di allarme in caso di avvistamento di flotte nemiche. È rimasto alla storia l'atroce attacco turco del 1640 finito con l'incendio di Cirella e il rapimento di 42 cirellesi. In seguito rovinosi terremoti aggravarono la situazione già precaria; ebbe così inizio per Cirella una inesorabile fase di abbandono con conseguente insediamento sulla costa, intorno alla chiesa di Santa Maria dei Fiori. L'abbandono del borgo medievale di Cirella già iniziato nel corso del XVII secolo, fu completo in seguito ai bombardamenti francesi del 1806, quando anche gli ultimi abitanti si trasferirono sulla costa. Con il riordino del 4 maggio 1811 Cirella divenne una frazione di Majerà, fino a quando nel 1876, con decreto regio di Vittorio Emanuele II, Cirella e il suo isolotto furono annessi al comune di Diamante
- TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà mista
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1800174295
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Provincia di Cosenza
- ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
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DOCUMENTAZIONE GRAFICA
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- LICENZA METADATI CC-BY 4.0