centro storico, difensivo, Castrovillari, Castrum Bìllares (denominazione originaria), Castrum Villarius (denominazione originaria) (VIII-IX)
CARATTERIZZAZIONE DEL TERRITORIO: il territorio di Castrovillari è caratterizzato da zone con evidenti diversità morfologiche: una zona di pianura, nella parte sud, ricca e fertile, dove viene praticata una agricoltura di avanguardia, in particolare frutticultura e allevamenti zootecnici; una zona di collina dove si coltiva l’ulivo, la vite, il mandorlo, il fico e i cereali, ricca di ville patrizie ed ameno luogo di villeggiatura; una zona montana comprendente le cime del Pollino del Dolcedorme e della Manfriana. Molto frequenti le forme conoidali, poste alla base dei principali rilievi, e le forme carsiche ascrivibili al terzo ordine. È presente un sistema montuoso alquanto articolato, con vari picchi dislocati ai lati delle vallate del F. Garga e del F. Coscile, che trovano nel Monte Caramolo la quota più elevata (1827 m s.l.m.). La formazione di conoidi e di aree sovralluvionate è strettamente correlata al manifestarsi di eventi climatici estremi ed al conseguente manifestarsi di eventi di piena. CARATTERI IDROGEOLOGICI: la caratterizzazione idrogeologica principale è costituita da depositi di età pleistocenica ed olocenica, comprendenti detriti di falda, coni di deiezione, alluvioni attuali e terrazzate, terrazzi marini e dune costiere. I detriti di falda, costituiti da elementi a spigoli vivi di dimensioni variabili dai grossi blocchi alle ghiaie e sabbie, costituiscono accumuli soprattutto ai piedi delle dorsali calcaree e dolomitiche. Sono anche compresi sedimenti argilloso-limosi pleistocenici, di origine lacustre e fluvio-lacustre, costituiti prevalentemente da argille, limi e sabbie argillose, con intercalazioni di marne argillose bianco-giallastre e livelli di lignite. I bacini idrografici sono quelli del torrente Raganello (P = 82km e S = 165kmq) e del fiume Crati (P = 320 km ed S = 2.447 Kmq). I corsi d'acqua principali sono: il valle Piana, Fosso Ripoli, il Coscile, il Raganello, il Valle Cupa, Canale Greco, vallone Scorza etc. SISTEMA EDILIZIO: Civita, Giudecca, Vescovado: il nucleo più antico del centro storico di Castrovillari, denominato "Civita", si sviluppa in maniera conforme all’andamento altimetrico/morfologico del terreno e si caratterizza dunque per la presenza di stradine strette e tortuose. La tipologia edilizia presenta uno sviluppo a schiera, privo di emergenze architettoniche, con tre livelli fuori terra destinati interamente a residenza. Corso Garibaldi e Via Roma: l'espansione edilizia verso Nord, sempre comunque appartenente al centro storico, evidenzia una disposizione più ordinata della viabilità e dei fabbricati che si dispongono secondo le due direzioni principali ortogonali tra loro. Sulle principali arterie del centro, Via Roma e Corso Garibaldi, sono presenti tipologie del tipo a schiera con sviluppo in alzato a tre piani fuori terra con primo livello destinato ad attività commerciali e i restanti a residenza. Sono altresì presenti palazzi nobiliari con corte interna distinti in alzato in piano nobile nella parte intermedia, livello terra e copertura, oggi interamente destinato a residenza. SISTEMA DIFENSIVO: Castello aragonese: pianta quadrata e cortile centrale, quattro torri angolari cilindriche. La torre di dimensioni maggiori funge da mastio e si distingue dalle altre per la base scarpata e gli archetti a sesto acuto della cornice di coronamento superiore. Il castello di Castrovillari fu edificato nel 1490 per volere di Ferdinando I d’Aragona al fine di frenare le rivolte dei cittadini. Il manufatto conserva in gran parte le fattezze originali perché dal 1495 al 1995 è stato adibito a carcere. ALTRI SISTEMI: Palazzo Calvosa: palazzo originariamente costituito da più edifici unificati da un’unica facciata. Tre lapidi sulla parete anteriore ricordano Giuseppe Garibaldi, i patrioti del 1799 e i garibaldini del colonnello Pace. Il Comune acquistò l’immobile nel 1879 per adibirlo a sede di uffici, dal 1933 fu sede della Pretura, di una scuola e dal 1986 nuovamente di uffici comunali
- OGGETTO centro storico difensivo
-
CARATTERI AMBIENTALI
AREA STORICO GEOGRAFICA: Pollino DEFINIZIONE GEOLOGICA: le formazioni di tipo continentale dell'abitato risalgono al neozoico/pleistocene e sono costituite da sabbie grossolane e fini con lenti di argilla siltosa associate ad intercanalazioni di sabbie ciottolose conglomerati sabbiosi poco cementati e conglomerati poligenici cementati. Il complesso è terrazzato in più ordini e spesso le superfici, specialmente quelle più alte, presentano una copertura di terra rossa e ciottoli con alterazioni e rimaneggiamento dei depositi sottostanti. Talora non è possibile riconoscere questi depositi da quelli calabriani sottostanti e solo la superficie terrazzata indica la loro probabile presenza. La resistenza all'erosione dipende dal grado di cementazione. Dello stesso periodo sono le sabbie e i depositi fluviali poco consolidati e disgregabili. Risalente al cenozoico pliocene superiore è la formazione calabriana costituita da conglomerati sabbiosi poligenici composti da ciottoli arrotondati calcarei e arenacei cementati e grossolanamente stratificata. Qui la roccia ha elevata resistenza all'erosione. DESCRIZIONE GEOGRAFICA: la città è posta in un avvallamento naturale denominato "Conca del Re", costeggiata dal fiume Coscile a 362 metri d’altitudine sul livello medio del mare, Castrovillari è circondata dall'Appennino Lucano, ed è il centro più grande del Parco Nazionale del Pollino. Il Monte Pollino, 2248 m, nei pressi della cittadina, è la seconda vetta più alta degli Appennini meridionali dopo la Serra Dolcedorme, 2263 m ha una superficie di 130.18 kmq. Il Mar Ionio dista poco più di 30km (lungo la SS106); il mar Tirreno tra 50 e 110 km. Il clima prevalente è di tipo mediterraneo nella stagione estiva, e da media montagna appenninica d'inverno; non mancano occasionali nevicate
- LOCALIZZAZIONE Castrovillari (CS) - Calabria , ITALIA
- INDIRIZZO Corso Garibaldi, Castrovillari (CS)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il territorio di Castrovillari risulta frequentato dall’uomo sin da tempi assai remoti. Risalgono al Paleolitico antico i resti di un deposito rinvenuto in località Celimarro, e al Paleolitico superiore manufatti litici rinvenuti sul colle di S. Maria del Castello. Meglio documentata è la fase neolitica (VI-III sec. a.C.) cui risalgono insediamenti stabili dell’uomo nella vallata di Castrovillari. Il rinvenimento di una serie di statuette fittili del IV sec. a.C. e di ceramica acroma e a vernice nera, nel sito di S. Maria del Castello, ha aperto la strada all’ipotesi dell’esistenza di una struttura insediativa sul colle, una necropoli o strutture dedicate alla vita associata. Castrovillari dovette essere un centro di rilevante importanza soprattutto in età romana, nella seconda metà del II sec. a.C., in quanto era attraversato dalla via Annia Popilia, la più importante arteria viaria che collegava Reggio a Capua con scopi prevalentemente militari. Nel territorio di Castrovillari si registra un’alta densità di “ville rustiche” di età imperiale. Nella parte più antica dell’abitato di Castrovillari, detta “Civita”, sul versante meridionale del colle di S. Maria del Castello, sorgono chiese di quasi certa origine bizantina, S. Giacomo Apostolo e S. Pietro La Cattolica. In età longobarda il territorio ricadeva tra i gastaldati di Laino Nord e Cassano Est e fu probabilmente tra l’VIII e il IX secolo che il primitivo insediamento sul colle di S. Maria del Castello si dotò di strutture difensive contro le minacce degli invasori. Le medesime necessità difensive determinarono l’inurbamento delle popolazioni rurali e il conseguente accrescimento del nucleo abitato. Nel 1064 circa, Castrovillari fu infeudata dai Normanni con Roberto il Guiscardo che ne concesse le terre a Guglielmo de Grantmesnil, di cui sposò una figlia. I Normanni provvidero a far alzare le mura di cinta, dotate di otto porte d’accesso e torri, e a edificare un primo baluardo difensivo. Nella prima età normanna l’abitato si concentrava essenzialmente in due nuclei principali: il borgo più antico fortificato, sul versante meridionale del colle di S. Maria del Castello, e la “villa” fuori le mura. Quest’assetto urbanistico rispecchia inoltre la toponomastica di XI secolo, quando il borgo veniva indicato con i termini “Castri Villa” o “Castreville”, che si riferisce a un nucleo fortificato sull’altura di S. Maria del Castello e alla “villa” fuori le mura in espansione nei pressi della chiesa di S. Giuliano. A quest’epoca risale la fondazione della chiesa di S. Maria del Castello, cui si fa riferimento in un diploma del 1090. La devozione alla Madonna risale ai lavori di costruzione del castello per volere del Conte Ruggero, nel corso dei quali emerse miracolosamente dalla roccia un’immagine della Vergine col Bambino. Così al posto del castello si procedette all’edificazione di un santuario, che ha subito rimaneggiamenti nel corso dei secoli. In età sveva, nella prima metà del XIII secolo, il centro abitato di Castrovillari fu oggetto di notevoli ricostruzioni e consolidamento del sistema difensivo in seguito alla parziale distruzione del borgo ad opera delle truppe di Ottone IV di Sassonia. Dal 1214 a Castrovillari s’insediarono gli Svevi che contribuirono alla fioritura e all’espansione dell’abitato oltre il colle di S. Maria del Castello. In due diplomi redatti in lingua greca, del 1218 e 1245, Castrovillari è detta “Città nuova degli Svevi”. Nel XV secolo Castrovillari risulta di proprietà demaniale fino al 1462 quando viene concessa dal re Ferrante I d’Aragona al comandante Maso Barrese, che aveva soffocato la rivolta dei baroni. Nel 1464 la città riuscì a liberarsi dal feroce Barrese e a ritornare demaniale fino al 1494 quando appartiene a Goffredo Borgia, principe di Squillace. Sotto la dominazione aragonese, per volere di Ferdinando I, fu edificato il castello probabilmente sui resti di un primo impianto difensivo di epoca normanna. Nel 1495 il feudo di Castrovillari fu concesso dal re Carlo VIII a Bernardino Sanseverino, principe di Bisignano, ma tale passaggio non sarà confermato da Ferdinando il Cattolico. Quest’ultimo nel 1507 concederà il feudo alla vedova di Ferrante, Giovanna d’Aragona, insieme a Catanzaro e Taverna. Il 1519 Castrovillari fu acquistata da Giovan Battista Spinelli, principe di Bisignano. La famiglia Spinelli terrà il feudo fino al 1560 quando sarà costretta a venderlo per problemi finanziari. Nel 1579 il principe di Bisignano Nicolò Bernardino Sanseverino l’acquistò, ma nel 1620 è costretto a cederlo nuovamente agli Spinelli ai quali rimarrà fino all’eversione della feudalità nel XIX secolo. Nel 1799 il Generale Championnet pose Castrovillari a capo di un cantone del dipartimento del Crati. Nel 1806 l’amministrazione napoleonica fece di Castrovillari uno dei quattro distretti di Calabria Citra nell’ambito del quale cadevano i territori di Oriolo, S. Lorenzo Bellizzi, Cassano, Morano, Lungro, Verbicaro, Scalea e Mormanno
- TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà mista
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1800174291
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Provincia di Cosenza
- ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
-
DOCUMENTAZIONE GRAFICA
(1)
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0