centro storico, a terrazzo, difensivo, Bonifati, Bonifatus (denominazione storica) (seconda metà VI a.C)

Bonifati, VI a.C seconda metà

AMBITO DI CONTESTO PDA: Costa Paolana. CARATTERIZZAZIONE DEL TERRITORIO: geomorfologicamente il territorio è caratterizzato da una fascia pianeggiante compresa tra 0 e 220 m sul livello del mare che corre lungo la costa e a cui si contrappone l'area del centro storico sul promontorio degradante verso il Mare Tirreno con versanti accentuati. I resti del castello medievale sono visibili in cima al colle che domina l'abitato. L'area limitrofa al centro storico presenta una destinazione d'uso prevalentemente agricola alternata ad aree boscate fino aggiungere, attraversando l'area prevalentemente residenziale in località Cappone caratterizzata da abitazioni a tre piani alternati ad appezzamenti agricoli, al secondo nucleo principale di Cittadella del Capo ubicato nella frazione marittima e caratterizzato prevalentemente da abitazioni utilizzate come residenze estive e dalla presenza, nel borgo marinaro, del Palazzo del Capo, secolare residenza della Famiglia dei Duchi De Aloe, predisposto per organizzare cerimonie, matrimoni, meeting ed eventi. CARATTERI IDROGEOLOGICI: il territorio è attraversato da alcuni modesti corsi d’acqua che attraversano alcuni centri abitati. Non sono disponibili dati storici relativi ad eventi alluvionali rilevanti. I Corsi d’acqua principali sono Fosso Bambagia, Fosso San Pietro, Fosso San Tommaso. Il tratto di costa prospiciente l’abitato di Cittadella del Capo (frazione di Bonifati) è caratterizzato dalla presenza di un promontorio (Capo Bonifati) a sud del quale sono presenti il lungomare e un molo che ha prodotto un fenomeno ripascitivo con avanzamento della linea di costa e interrimento della baia. SISTEMA DIFENSIVO: Castello di Bonifati: impianto a cinque torrioni e con un solo corpo centrale. Ancora oggi sono visibili i resti delle mura perimetrali che misurano m 90x30, tra le quali si inserisce il portale d’ingresso ad arco, largo due metri. Mura di cinta: ruderi e setti murari appartenenti a vecchie fortificazioni o mura di cinta. ALTRI SISTEMI: Porticati: sporgenze di ambienti privati su strade pubbliche che a volte creano dei passaggi coperti da solai in legno. Torre di Porta Malvita: intorno al castello si sviluppò un sistema difensivo costituito da torri. Anche se non tutte sono all'interno del centro stico costituiscono un sistema caratterizzante che merita di essere citato. In particola la Torre di Porta Malvitana è un'architettura cinquecentesca a pianta quadrangolare (dove risulta ancora visibile il cordolo merlato) e segna chiaramente il tratto della cinta muraria dell’antica Bonifati, a cui fanno seguito alcuni palazzi nobiliari e le relative chiese e cappelle. BENI CULTURALI DA VALORIZZARE: Ruderi Fortino Medioevale: il borgo antico si edificò attorno al castello che i Normanni considerarono vero presidio militare e di controllo. Appartenuto agli Angioini fu da essi stessi distrutto per evitare che gli Aragonesi se ne impossessassero (1440) e dell’antica struttura a cinque torrioni e un corpo centrale, restano oggi soltanto le mura perimetrali e il portale d’ingresso ad arco. Struttura ricettiva ex Casa Protetta: Anche se attualmente è a margine del centro storico, nella rivisitazione del limite del borgo, che avverrà con l’approvazione del nuovo strumento urbanistico del Piano Strutturale Comunale (PSC), costituisce elemento importante per il centro storico. Palazzo Barbieri: Edificato nel 1904 a fronte di quello del Principe Telesio, è un edificio a tre piani che presenta un meraviglioso portale arricchito da decori e sculture. Palazzo e Cappella Favarulo: sul Corso C. Alvaro, fu costruito dai D'Amico nel XVI sec. e venne acquistato dai Favarulo agli inizi del Novecento; interessante la Cappella a carattere gentilizio a tre navate, posta accanto al portale d’ingresso

  • OGGETTO centro storico a terrazzo, difensivo
  • CARATTERI AMBIENTALI DEFINIZIONE GEOLOGICA: la costituzione geologica del territorio del Comune di Bonifati appartiene ai seguenti periodi di formazione: Neozoico-Olocene: prodotti di soliflussione e dilavamento, talora misti a materiale alluvionale; Paleozoico: scisti sericitici, occasionalmente talcosi, biancastri, verdi e rossi, talora con intercalazioni quarziti che. Parallelamente alla scistosità, che è regolare e ben sviluppata, vi sono talora lenticelle di quarzo. Nel complesso si osservano grandi ammassi di calcari cristallini e, verso il tetto, lenti di gesso. Le rocce presentano una resistenza all’erosione da media ad elevata ed una bassa permeabilità. DESCRIZIONE GEOGRAFICA: il comune di Bonifati appartiene alla provincia di Cosenza da cui dista 71 chilometri. Bonifati ha una superficie di 33,7 chilometri quadrati per una densità abitativa di 100,95 abitanti per chilometro quadrato. Sorge a 425 metri sopra il livello del mare. Il territorio del comune risulta compreso tra i 0 e i 1.067 metri sul livello del mare. L'escursione altimetrica complessiva risulta essere pari a 1.067 metri. Confina con i comuni di Cetraro, Sangineto, Sant'Agata di Esaro ed è costituito dalle frazioni di Cirimarco, Cittadella del Capo, Iardino, Paneduro, Pero, San Candido, San Lorenzo, Sparvasile, Telegrafo e Torrevecchia
  • LOCALIZZAZIONE Bonifati (CS) - Calabria , ITALIA
  • INDIRIZZO Piazza Domenico Ferrante, Bonifati (CS)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Proprio alla presenza bretia sono riconducibili i primi insediamenti documentabili nel territorio. A metà degli anni Settanta venne studiata e portata alla luce dal professor Pasquale Mollo, in località Piano del Monaco, lungo la strada che conduce dal mare a Bonifati, una tomba che ne consentiva la datazione tra il 310 e il 270 a.C. Si trattava, con ogni probabilità di un insediamento di pastori-agricoltori semi nomadi; analoghi insediamenti nei territori limitrofi. Un nucleo originario quindi che non si sviluppò lungo il mare, ma sulle estreme propaggini collinari della terra costiera. Solo in epoche successive andò sviluppandosi una comunità di pescatori-contadini, che comunque costruiscono la loro marineria sul promontorio tra il mare e il fiume San Pietro il cui nome Greco, sicuramente conferma con il suo toponimo l'insediamento umano, accertato peraltro dagli scavi di Mollo. La Marina vera e propria è di epoca moderna, quando cioè quel mare che da ponte (Pontos) per altre civiltà era diventato confine (Limes) durante i lunghi secoli bui del Medioevo ed oltre, percorso da nemici inesorabili e temuti, ritornò ad essere tramite di conoscenza e di ricchezza. E così Bonifati sviluppò un'urbanistica non più difensiva, ma autenticamente residenziale soltanto in epoca postunitaria, ovvero nella seconda metà dell'Ottocento; come Torrevecchia prendeva corpo abitativamente quale comunità non più seminomade nello stesso secolo, favorita dalla posizione quasi montana. Riguardo alla fondazione di Bonifati, sostenuta in prevalenza dagli storici locali, si farebbe risalire alla seconda metà del VI sec. a.C. ad opera dei Focesi di Lidia che vi giunsero dall'Asia Minore, sconfitti dai Persiani. Il riferimento più significativo, a sostegno di questa interessante ipotesi, è infatti testimoniato dalla presenza di una sorgente che è situata in una vallata denominata "Fonte di Hyéle", nome di derivazione greca che avvalora le certezze circa un'intensa frequentazione dei Greci su tutto il territorio di Bonifati, così come è anche testimoniato dal centro urbano di Fella, odierna Cittadella del Capo, frazione di Bonifati, la cui natura dei luoghi, molto rocciosi, trova riscontro nel nome greco Felléus (terreno pietroso), oppure Félleia (cose di pietra), o Félles (sughero). Le fonti storiche, in particolare riferite da Erotodo e riportate nel libro 1°della sua opera "Storie", evidenziano i Focesi in fuga che approdano a Reggio Calabria nel 540 a.C. e che fondano sul Tirreno la città di Hyéle, da cui molto probabilmente trae origine Bonifati. Purtroppo le tracce di quell'antica città, occupate dai nuclei urbani sorti nelle frazioni dell'acqua di Hyéle e Fella, furono completamente distrutte dai Normanni nel 1059, guidati da Roberto il Guiscardo duca di Puglia e Calabria. Il borgo antico è adagiato all'interno, protetto dai resti del "Forte", l'antico castello, alle pendici dei primi contrafforti montani. Fu potenziato dai Normanni a difesa del territorio, considerata la straordinaria posizione naturale di presidio militare e di controllo. Fu distrutto dagli Angioini per impedire che venisse utilizzato dagli Aragonesi, allora guidati da Alfonso d'Aragona; l'episodio è riportato nel documento datato 4 ottobre 1440, nel quale si fa il nome di Renato d’Andegavi, autore della scellerata distruzione. Proprio attorno alla fortezza si sviluppò, su tre cerchi concentrici, l'abitato di Bonifati medioevale e poi moderno con un primo impianto di case legate al fortino, ristretto in una cerchia muraria verso sud, con la Torre di Porta di Mare o Torre di Porta Malvitana, architettura cinquecentesca a pianta quadrangolare (dove risulta ancora visibile il cordolo merlato) e segna chiaramente il tratto della cinta muraria dell'antica Bonifati, a cui fanno seguito alcuni palazzi nobiliari e le relative chiese e cappelle. A difesa del territorio e più in generale delle coste calabresi ed in particolare tra quelle ricadenti nel Comune di Bonifati, furono costruite, tra il 1558 e il 1567, quattro torri costiere (del Telegrafo, del Capo, di Fella e Parise), a difesa delle continue incursioni piratesche. Ad esse si aggiungevano una serie di case torri sparse nella campagna a completamento del complesso sistema difensivo integrato del territorio bonifatese che era ben collegato a sud con la cetrarese Torre di Rienzo (a picco sull'incantevole scogliera dei Rizzi) e a nord con il fortino di Sangineto centro e con il Castello del Principe, alle Crete. Le costruzioni furono ordinate dal Viceré di Napoli il duca DAlcalà Don Pedro Alfan de Rivera
  • TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà mista
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1800174285
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Provincia di Cosenza
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • DOCUMENTAZIONE GRAFICA (1)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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