centro storico, di mezzacosta, collinare, Civita, Çifti (denominazione arbëreshë) (XV)
Il centro storico si sviluppa, da un punto di vista urbano, secondo l'impianto italo-albanese (arbëreshë) della Gjitonia, ovvero del "recinto" che riprende gli impianti di derivazione albanese. In tale configurazione, le case di un unico nucleo familiare si dispongono, in cerchio, intorno ad uno slargo "sheshi" (piazzuole) sul quale prospettano tutti gli accessi e le finestre delle cellule abitative. Quindi, lo spazio urbano si fonde con quello abitativo divenendo una naturale prosecuzione di quest'ultimo. Per quanto riguarda il tessuto edilizio, invece, esso è per lo più caratterizzato da tipi base di case a profferlo o unicellulari. In tutto il centro storico pochi e rari sono gli esempi di edifici nobiliari tra cui si annoverano il Palazzo Pellicano e, più a monte, il Palazzo Ducale. Tipica, nel borgo, è la casa Kodra, ovvero case che hanno sembianze antropomorfe. Altro carattere invariante del centro storico sono i comignoli (çimineret) che hanno la peculiarità di essere diversi uno dall'altro con forme originali e particolari. Infine, a valle, è presente il ponte del Diavolo (il cui nome deriva da un'antica leggenda) che collega le due pareti del canyon scavato dal fiume Raganello. Pare che il ponte venisse utilizzato già all’epoca romana per attraversare l’Alcalandros (l’attuale Raganello) e raggiungere la Magna Grecia
- OGGETTO centro storico di mezzacosta, collinare
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CARATTERI AMBIENTALI
Il territorio dove si colloca il centro storico di Civita è quello caratterizzato dal sistema montuoso del Pollino. L’area è dominata da profondi canyon, valli e gole fra le quali spiccano per importanza e bellezza quelle formate dal Torrente Raganello. Il centro abitato si sviluppa a nord-ovest lungo i declivi della catena del monte Sentinella e prosegue dapprima verso una conca, il punto più basso del centro, per poi risalire, a sud-est, su di un terrazzo naturale che offre una vista panoramica verso la valle del fiume Raganello, verso la Pietra del Demanio e il mar Ionio, dal quale è possibile scorgere la città di Corigliano-Rossano
- AMBITO CULTURALE Ambito Italo-albanese
- LOCALIZZAZIONE Civita (CS) - Calabria , ITALIA
- INDIRIZZO Piazza Municipio, Civita (CS)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Civita fu fondata da famiglie provenienti dalla regione “Tosca”, confinante con la Macedonia, che portarono con sé il loro mondo, i canti e le tradizioni. Alla fine del 1400, l’impero Turco avanzava alla conquista dei Balcani e, quando nel 1468 il leggendario condottiero Giorgio Castriota Skanderbeg, a capo della resistenza, morì in circostanze misteriose, l’avanzata della potenza turca divenne inarrestabile. Cominciò allora una sorta di “esodo” di numerosi Albanesi per non subire il predominio dei Turchi e salvaguardare la propria identità. Essi si trasferirono in massa sul territorio italiano e, grazie ai servigi resi da Skanderbeg ai sovrani, gli Albanesi ebbero il permesso di fondare dei nuovi paesi in tutto il sud della penisola. Civita, perciò, fu fondata nel 1467 da famiglie albanesi sulle rovine di un abitato preesistente distrutto dai Saraceni di Sicilia nel 1014. Ciò avvenne per donazione delle rovine da Re Ferrante d'Aragona (figlio di Re Alfonso) a Giorgio Greco "Scanderberg" e suoi uomini che gli vennero in aiuto a Bari ove era in lotta contro i Turchi. Il Casale e Feudo, ereditato dalla figlia di Giorgio e madamma Anna, passò poi in possesso al marito Geronimo Sanseverino, Principe di Bisignano
- TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà mista
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1800174243
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Provincia di Cosenza
- ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
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DOCUMENTAZIONE GRAFICA
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- LICENZA METADATI CC-BY 4.0