Santissima Vergine Maria della Stella (Madonna della Stella)

San Costantino Albanese, XVII metà

Il Santuario della Madonna della Stella sorge nel territorio del comune di San Costantino Albanese in provincia di Potenza, ad 1 Km dal centro del paese. La festa principale si svolge la seconda domenica di maggio. Tre domeniche prima, viene celebrata al Divina Liturgia secondo il rito greco nel Santuario (“Kapelja”, così come viene chiamata dalla popolazione locale) al termine della quale comincia la processione di discesa accompagnata da zampogne e ciaramelle. È un momento intimo, solo la comunità locale vi partecipa con sentimenti di commozione. All’arrivo in piazza le donne attendono in ginocchio l’ingresso della Statua nella chiesa parrocchiale. Ogni sera alle ore 18.00 viene celebrata la “Paraclisis alla Madre di Dio”, per ben 21 sere consecutive. Questa è dedicata alle comunità limitrofe, che alternandosi, giungono in pellegrinaggio assieme ai loro parroci che offrono preghiere e meditazioni. L’ultima settimana prende il nome di “Java e Kapeles” (la settimana della cappella). Alla vigilia della festa, il sabato nella mattinata arriva il Vescovo, atteso dal popolo nella piazza d’ingresso del paese (“Ka Konget”) e dalla banda musicale. Alle ore 18.00 l’incontro nella chiesa parrocchiale dove all’ingresso il Vescovo pone sul capo della Madonna la corona d’oro. È il momento dell’innalzamento, chiusa la vetrina gli uomini alzano la teca con la vergine all’interno tra applausi e canti, al grido di “Viva la Madonna della Stella”! Inizia così la celebrazione del Vespro secondo il rito greco e la benedizione del pane, vino, olio e grano, segno di prosperità. Per l’occasione vengono preparati dei pani tipici (kulaç) che al termine vengono distribuiti al popolo. Terminato il vespro le zampogne e ciaramelle si alternano durante tutta la serata nella chiesa parrocchiale. Si assiste ad una serata musicale nella piazza antistante la parrocchia, gremita di persone. Dove a metà della serata l’esplosione del cavallo pirotecnico, “Kali”, ed a mezzanotte i fuochi d’artificio. Alle ore 6.00 del mattino campane e botti annunciano il giorno della festa. Tutte le ragazze indossano il costume tradizionale. Le zampogne dopo la benedizione del Vescovo, assieme alla banda musicale girano il paese. Dopo la celebrazione della Divina Liturgia inizia la processione. I pupazzi (Nusazit), sono sul palco e la piazza è gremita di persone. Gli uomini hanno caricato sulle spalle la pesantissima statua della Vergine Santa e s’incamminano verso il portone d’uscita. Le fanciulle cantano i canti devozionali, le donne portano sul capo le "cente"(“shiljat”) e i ceroni devozionali, esce la Statua esplodono i pupazzi antropomorfi, esplode il diavolo, ancora una volta la purezza di Maria ha distrutto il nemico. Si parte verso il Santuario ripercorrendo la strada di Vrasilia, 2 Km in salita. I costumi, le cente precedono la Statua le zampogne e ciaramelle suonano ininterrottamente. Per strada i banchetti devozionali per sostenere i portatori. Arrivati al Santuario i botti, e la Vergine riprende il suo posto nel Santuario a lei dedicato (Shpia e saj). I pellegrini accorrono attorno all’effigie per baciarla per toccarla accompagnati dai canti in lingua albanese del popolo locale ed in dialetto dei pellegrini dei paesi limitrofi. Il lunedì la festa locale. Al mattino la Divina Liturgia presieduta dal Vescovo, la chiusura dei festeggiamenti ed il momento di "agape" della comunità di San Costantino. Tutti tirano una foglia dall’albero di fico antistante il Santuario promettendo di ritrovarsi per il prossimo anno (G. Vaccaro, San Costantino Albanese. Il Santuario della "Madonna della Stella" elevato a Santuario Diocesano, in Lajme/ Notizie n.1, 2022). Ricade nel territorio della parrocchia di San Costantino il Grande appartenente all’Eparchia di Lungro di rito greco-bizantino, si celebrano i riti religiosi di tradizione greca-bizantina e si indossano costumi tradizionali. Con Decreto Vescovile datato 8 di maggio 2022 Mons. Donato Oliverio Vescovo dell’Eparchia di Lungro ha eretto la Chiesa a Santuario Diocesano Mariano

  • OGGETTO santuario diocesano, mariano
  • LOCALIZZAZIONE San Costantino Albanese (PZ) - Basilicata , ITALIA
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il Santuario della Madonna della Stella vanta una storia millenaria: già prima della venuta degli esuli albanesi la costruzione era presente. Da una ricerca di Papàs Lorenzo Forestieri (Forestieri L., La chiesa della Madonna della Stella, Dépliant illustrativo, sd.), già parroco di San Costantino Albanese, si evince che non vi sono dati certi sulla struttura, a si può ipotizzare che essa sia stata ricostruita nel XVII secolo dagli esuli albanesi sulle “rovine” di una precedente costruzione risalente al X secolo e facente parte di un monastero basiliano. In “I monasteri italogreci e benedettini in Basilicata”, viene indicata una chiesa nel territorio di San Costantino intitolata appunto al Santo, della quale non si conosce l’ubicazione, ma con certezza si conosce l’appartenenza al monastero italogreco di Santa Maria di Cersosimo. Il luogo potrebbe essere quello attuale: la cupola dell’abside infatti, ha una forma architettonica tipica delle chiese italogreche dell’anno 1000. Non si è certi dell’intitolazione della Chiesa: una seconda ipotesi sostiene che la Chiesa ed il complesso monastico, fossero intitolati alla Natività del Signore. Tale ipotesi trova fondamento nella pala d’altare (sfortunatamente trafugata nel 1992) che rappresentava la “Vergine Santa in ginocchio difronte al Bambino Gesù, in mezzo a San Francesco di Assisi e San Francesco da Paola”, sullo sfondo era visibile il paese di San Costantino: una scena incompleta della Natività di Cristo. L’ipotesi stessa sarebbe confermata dal titolo attribuito alla Chiesa “Madonna della Stella”, indicata nell’affresco contenuto nell’abside da una cometa accanto all’immagine della Vergine. La tradizione vuole che, dopo l’insediamento degli albanesi, sia apparsa la Vergine Santa ad un umile pastorella di nome “Vrasilia”. La Madre di Dio adagiata su una pianta di fico, avrebbe esplicitamente richiesto la ricostruzione del tempio e garantito il cambio la protezione alla comunità. La memoria dell’apparizione, dopo cinquecento anni è ancora viva nel popolo di San Costantino Albanese, che ricorre, rinnovando la memoria della promessa di protezione, in tutte le avversità della vita a Lei. Alla Vergine della Stella sono attributi diversi interventi miracolosi, come il contenimento della frana che ha colpito la zona sottostante il Santuario e la zona alta del paese nel 1973. Anche nel periodo della pandemia da Covid-19 la Sacra Effige è stata portata nella Chiesa Parrocchiale. In quell’occasione, la comunità ha offerto preghiere e suppliche alla Vergine che non ha mancato nel rispondere. Ad essa il popolo ha attribuito la cessazione dei contagi tra i bambini il giorno seguente la discesa. Il canto in onore alla Madonna della Stella in lingua albanese recita: “Ti Vrasiljes më ja the, se doje bënë kapelen e re, se tek fiku s’kishe hje, se doje të rrije bashkë me ne” (Tu hai richiesto a Vrasilia la ricostruzione della cappella, perché per Te non era dignitoso stare presso il fico, ma la tua volontà era quella di rimanere in mezzo a noi); attraverso di esso si rende viva la promessa e si garantisce la trasmissione alle nuove generazioni
  • TIPOLOGIA SCHEDA Modulo informativo
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 17-ICCD_MODI_6559582679861
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • ENTE SCHEDATORE Pontificia Facoltà Teologica "Marianum"
  • DOCUMENTAZIONE ALLEGATA decreto (1)
    decreto (2)
    decreto (3)
    decreto (4)
    decreto (5)
    decreto (6)
    decreto (7)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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