chiesa, rurale, Cappella di Santa Maria della Stella (inizio SECOLI/ XVII)
La chiesa di Santa Maria della Stella, che si configura come una chiesetta a carattere rurale, ha sempre custodito, dal 1792 fino ad ora, le reliquie di San Vincenzo. L'impianto dell'edificio è sempre stato molto semplice anche se più esteso di come appare oggi, a pianta rettangolare di 10 m x 6,5 m, a cui facevano capo anche alcuni giardini ed edifici limitrofi. Le sue dimensioni si sono ridotte nel 1930, dopo i danni idrogeologici e franosi che ne hanno determinato un rimpicciolimento per motivi statici e l'eliminazione di una cappella laterale e un forno esterno che veniva utilizzato per arrostire le carni nei giorni di festa. La chiesa è costruita in posizione rialzata rispetto alla strada di accesso, su un basamento ornato da un balteo in pilastrini di pietra modanati, con una scala centrale che conduce all'ingresso della chiesa. La facciata, intonacata interamente di bianco, è molto semplice definita da un frontone triangolare sorretto da due lesene ioniche poste in corrispondenza degli angoli. Al centro si apre il portale ligneo, incorniciato da degli stipiti modanati, sopra di esso un piccolo rosone quadrilobato. Sopra il frontone vi sono due acroteri laterali che imitano delle fiaccole e in posizione centrale una lanterna aperta con profilo interno arcuato ed esterno a spioventi. La copertura si cofigura a pianta rettangolare e a doppia falda, con manto in coppi di argilla. L'interno rispecchia la semplicità delle cappelle rurali seppur rimane molto particolare: esso è ad ambiente unico, voltato a botte, conserva la pavimentazione originaria, caratterizzata da motivi geometrici policromi che si ripetono per tutto l'ingombro dell'edifcio, e l'elevato è costituito da opera incerta lasciata a faccia vista. Sono state intonacate di bianco solo gli intradossi delle volte che definiscono le campate. Sul muro di fondo si articola un altare policromo, su cui si apre una nicchia voltata. Ai lati dell'altare ci sono due aperture, definite da stipiti in laterizio e archetti ribassati, che conducono ad alcuni locali retrostanti. Davanti l'altare vi è la teca che contiene la salma di San Vincenzo. L'arredo liturgico è quello originale del 1700
- OGGETTO chiesa rurale
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CARATTERI AMBIENTALI
La Chiesa della Madonna della Stella è sita lungo la vecchia strada comunale per Stigliano e si trova a pochi chilometri di distanza dal paese di Craco Vecchia, sul versante settentrionale. Attualmente è l'unico edificio fruibile dell'intero centro crachese anche perchè luogo principale delle celebrazioni di Santa Maria della Stella che si celebrano la prima domenica di Maggio
- AMBITO CULTURALE Ambito Lucano
- LOCALIZZAZIONE Craco (MT) - Basilicata , ITALIA
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Secondo il professor Dino D'Angella in "Note Storiche sul Comune di Craco", la chiesa fu fondata intorno alla prima metà del '700 dai coniugi Leonardo Antonio Lanziano (o Cantiano) e Giulia Barberio contemporanamente alla costruzione della Chiesa Madre. La coppia commissionò la costruzione dell'edificio e la dotazione della suppellettile liturgica, scegliendo di consacrarsi a Dio donando sé stessi e i propri beni al Clero della Chiesa Matrice di San Nicola Vescovo. La formalizzazione della donazione avvenne il 1° ottobre 1685 mediante rogito del Notaio Domenico Cappellano di Miglionico redatto su pergamena. Fu incorporata alla Chiesa Madre nello stesso secolo e il clero si impegnò a celebrare la messa ogni domenica. Nel 1700 possedeva tre orti e delle casette limitrofe. Dopo l'Unità d'Italia, grazie ai contributi provenienti dalle comunità crachesi residenti in America, fu restaurata nel 1904 e nel 1951. Secondo le leggende la storia della Madonna della Stella è legata ad un pozzo per l’acqua adiacente al luogo in cui fu costruita la chiesa, dove apparentemente vi era una sorgente naturale. Un pastore che si recava solitamente al pozzo per far abbeverare il suo gregge, scoprì in quel punto la statua della Madonna con il bambino. Risalente al 1700, la statua è sopravvissuta ai movimenti sismici della zona per centinaia di anni, rimanendo all’interno di questa cappella dove veniva usata per le processioni religiose. Sfortunatamente, la statua del bambino associata a quella della Madonna fu rubata intorno agli anni '60 e sostituita con una copia. La devozione per questa Madonna, la quale si è protratta attraverso i secoli fino ad oggi, è maggiore di qualsiasi altro festeggiamento annuale nel paese di Craco e suscita ancora tantissimo interesse anche nelle comunità residenti oltreoceano. Ancora oggi, a testimonianza del valore e dell'utilizzo della cappella nei secoli scorsi, è un punto di stazionamento dei lavoratori di ritorno dalle campagne che si fermano a pregare al loro passaggio da un campo all’altro. Un elemento ancora più indicativo della venerazione verso la Madonna è la tendenza unica dei Crachesi di voler chiamare le proprie figlie “Stella.”
- TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1700220993
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio della Basilicata
- ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0