oliveto, Oliveto dei Monaci (ca SECOLI/ XVII)

Montescaglioso, SECOLI/ XVII ca

L'oliveto dei Monaci è un edificio costruito dai benedettini in agro montese a scopo produttivo. Esso è realizzato completamente in muratura di varia pezzatura, su più livelli e con annessi dei depositi. La sua posizione, lungo la strada Carrera e all’interno del feudo di Murro, è stata determinatta dalla presenza degli ulivi più imponenti ed antichi di Montescaglioso, che rimangono, seppur in numero minore, ancora oggi. Al centro della tenuta è collocata quella che tipologicamente sarebbe una masseria, il cui portale d’ingresso porta la data del 1632, riconducibile a dei lavori di ampliamento o alla fondazione stessa del bene. Nonostante l’abbandono, si distinguono ancora chiaramente le stalle ed i depositi del piano terra, la piccola foresteria del piano superiore, la torre pensile a difesa dell’ingresso e, a poca distanza, una grande cisterna. Non si ha notizia e traccia della presenza di un frantoio, sebbene la denominazione dell'edificio. La produzione dell’uliveto, era probabilmente lavorata nel vicino trappeto di Murro o direttamente nell’abbazia

  • OGGETTO oliveto
  • AMBITO CULTURALE Ambito Lucano
  • LOCALIZZAZIONE Montescaglioso (MT) - Basilicata , ITALIA
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La costruzione dell'Oliveto dei Monaci si colloca all'interno della volontà dei monaci benedettini di realizzare alcune opere di civilizzazione nei possedimento dell'Abbazia di Montescaglioso. La volontà dei monaci era quella di costruire sul territorio delle opere a carattere produttivo che avrebbero potuto sfruttare al meglio le copiose risorse naturali del territorio, per cui tra i secoli XV-XVII vennero edificati masserie, frantoi e altri siti produttivi in cui venivano prodotti e lavorati grano, avena, orzo, fave, cicerchie, frutta e vino. Tra queste produzioni bisogna aggiungere l'olivicoltura, che gli agricoltori montesi e del Materano praticavano per merito dei Padri Benedettini di Montescaglioso, curatori e divulgatori della pianta dell'olivo, conosciuta in tutti i paesi del Mediterraneo fin dall'antichità e introdotta ad opera del Monastero Benedettino di Bobbio. I monaci quindi ripresero e divulgarono la coltura dell'olivo nel territorio di loro pertinenza: in agro di Montescaglioso il Monastero deteneva "molti oliveti nella quarta parte del feudo di Murro (qui anche un trappeto), a Castrum Passavanti (oggi Vetrano) e nel Casale detto Oliveto dei Monaci, di una torretta di avvistamento"
  • TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1700220979
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio della Basilicata
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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