centro storico, di crinale, radiale, collinare, Pomarico (IX)
Pomarico,
IX
Il centro storico si estende adagiandosi alle curve di livello ed il tessuto costruito ne segue l'andamento. L'edificato è per lo più costituito da edilizia di base, con le caratteristiche schiere con tetto a capanna addossate fra loro. Non mancano, però, le emergenze architettoniche tra cui: il convento di Sant’Antonio con la chiesa omonima; il palazzo Donnaperna, detto anche palazzo Marchesale, con corte interna e struttura imponente; la chiesa barocca di San Michele; quella dedicata a San Rocco, edificata nel ‘600 e i pochi resti del castello situato nella parte alta dell’abitato
- OGGETTO centro storico di crinale, radiale, collinare
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CARATTERI AMBIENTALI
Il centro abitato sorge su un'altura a 458 m s.l.m. nella zona centro-orientale della provincia, posto nella bassa valle del fiume Basento, sul crinale compreso tra questo corso d’acqua e il fiume Bradano, nei pressi dell’oasi naturale del lago di San Giuliano
- LOCALIZZAZIONE Pomarico (MT) - Basilicata , ITALIA
- INDIRIZZO Via Pietro Micca, Pomarico (MT)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il primitivo insediamento ebbe origine durante la colonizzazione greca nella zona, formandosi poco lontano dall’attuale abitato, in corrispondenza del sito dell’antica “Pomarico”, nota attualmente con il nome di “Pomarico Vecchio”. L'attuale Pomarico fu fondata, invece, nel IX secolo dagli abitanti di Pomarico vecchio, dopo che quest'ultimo fu distrutto più volte dai Saraceni. Nell’XI secolo apparteneva alla famiglia Macabei che, dopo alcuni anni, ne fece dono al monastero benedettino di Montescaglioso. Durante la dominazione sveva, il territorio comunale e l’abitato furono oggetto di conquista da parte di Lucasino Favetta ma, grazie all’intervento del re Carlo d’Angiò, nella seconda metà del ‘200 tornò tra i possedimenti del monastero. Da quel momento iniziò la lunga parentesi feudale, con l’alternarsi di numerose signorie al potere: prima fu di proprietà dei Grisoni, quindi dei D’Avalos; a questi seguirono i Saraceni, poi i D’Aragona, gli Orsini, i Naselli, i Miroballo e, sul finire del XVIII secolo, i Donnaperna, con i quali ebbe termine la feudalità. Il terremoto del 1694 lesionò 70 case, la chiesa madre, il monastero dei Riformati e 3 cappelle; quello del 1857 causò notevoli danni all’abitato
- TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà mista
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1700206424
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio della Basilicata
- ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
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DOCUMENTAZIONE GRAFICA
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- LICENZA METADATI CC-BY 4.0