centro storico, di mezzacosta, San Chirico Raparo (inizio XII)
Il centro si compone di stretti vicoli e piccole piazze su cui domina la Torre San Vito. Nella zona più antica si accede percorrendo la salita di via Duomo fino ai ruderi del castello. Il centro abitato si sviluppa tutto dalla parte est-sud-ovest del cono lasciando libera la zona nord, carente di irraggiamento solare, che è chiamata Mancoso, cioè senza sole e quindi senza costruzioni. La parte alta ai piedi della rocca è chiamata Torretta. Le case sono costruite lungo le linee di livello formando strade concentriche che si raccordano tra di loro con rampe e/o scalinate. L'ultima di queste vie è la provinciale per Roccanova che nel primo tratto si chiama Corso Elena, e nel secondo via Santa Maria della Rigenerazione. Il quartiere che si è formato al di sotto di questa perimetrazione è chiamata in mbara a Terra (cioè ai piedi del paese). Tra gli edifici si trovano Palazzo Ferrara, costruito nel XIX secolo e caratterizzato da un portale in pietra, il Palazzo Barletta con arazzi e mobili d'epoca, non molto distante la Cappella Sant'Antonio, che affaccia su via Durante e Casa Simonetti. Due fatti architettonici accelerano l’espansione verso ovest lungo l’asse stradale di via Roma. Il primo è la costruzione della chiesa Madre dei SS. Apostoli Pietro e Paolo, edificata tra il XVIII sec. e XIX sec., sui resti di una chiesa del VI sec. Edificio di notevoli dimensioni, con pianta a croce latina, a tre navate ed una intersecante la facciata, in conci tufacei a vista con al suo interno si trovano un crocifisso del 1300, proveniente dal monastero di Sant'Angelo, un polittico del 1500 di Simone da Firenze, un calice in argento di stile barocco e un fonte battesimale del 1500. Il secondo è la costruzione e ampliamento dell’ospizio, voluto dal canonico Bentivenga durante la prima metà dell’800. L’edilizia residenziale del rione più antico, la Torretta, è costruita da case affiancate a uno o due piani con paramenti murari costruiti da pietre non lavorate e ciottoli. Le piattabande delle porte e delle finestre sono, nella maggioranza di legno. Nella zona esterna, di costruzione ottocentesca si nota l’impiego di blocchi di tufo provenienti da cave locali, portali e mostre delle finestre in pietra. Nel centro più antico si trova anche la chiesa del Convento e la Cappella di San Giovanni (XVIII sec.), nell'omonimo vicolo. nelle vicinanze di piazza Roma si trova la chiesa della Natività o di S. Maria e non lontano, nella parte che precede il Ponticello, la cappella di S. Antonio con facciata seicentesca
- OGGETTO centro storico di mezzacosta
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CARATTERI AMBIENTALI
Centro situato a 780 m s.l.m. nel medio bacino del fiume Agri, su uno sperone dominante la valle del torrente Racanello
- LOCALIZZAZIONE San Chirico Raparo (Potenza) - Basilicata , ITALIA
- INDIRIZZO Via Roma, San Chirico Raparo (Potenza)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Di origini incerte, pare sia sorto attorno all'abbazia basiliana di Sant'Angelo o sulle rovine dell'antica Polisandria. Casale della Contea di Balvano e poi di Chiaromonte, appartenne ai Sanseverino, ai Carafa (1544), agli Spinelli e nel 1635 ai Pignatelli. Il primo nucleo abitativo risale all’epoca angioina e si sviluppa intorno ad un fortilizio scomparso poi a causa del sisma del 1857. Alla metà del 1700, San Chirico si presenta come un centro basato sulla produzione di manifatture tessili, esiste infatti notizia di un laboratorio dedicato proprio alla tessitura del cotone e della ginestra. San Chirico Raparo prende parte ai moti del 1848. Il toponimo San Chirico ha origine agionimica e la specificazione Raparo si riferisce al monte. STORIA SISMICA: il centro di San Chirico Raparo è stato coinvolto dai terremoti del 16/12/1857, 08/09/1905 e 21/03/1982
- TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà mista
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1700204646
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio della Basilicata
- ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
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DOCUMENTAZIONE GRAFICA
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- LICENZA METADATI CC-BY 4.0