Castello di Castrocucco

Maratea, - 1664/00/00

Il castello è accessibile, con moltissima difficoltà, solo da un sentiero che si arrampica alle spalle della frazione omonima e che, poi, confluisce in una pineta a monte della strada statale. Nonostante lo stato di rudere, sono ancora ben distinguibili alcuni elementi, come la porta di accesso, alcuni bastioni posti agli angoli della struttura e tratti del cinto di mura. Nei pressi del castello sorgono le rovine di un antico borgo, sviluppatosi probabilmente in seguito all'edificazione della struttura medioevale. Sono presenti i resti di oltre 20 edifici, di una torre di guardia, delle mura di cinta e di una chiesa, che la tradizione popolare di Maratea vuole fosse dedicata a San Pietro. All'interno di questa si rilevano cripte e residui di antiche pitture, ancora parzialmente visibili malgrado la secolare esposizione alle intemperie. Dentro il recinto del castello c’era anche la chiesa di S. Maria, sede della parrocchia successivamente dedicata a S. Michele Arcangelo. Possiamo tracciare un vago disegno del castello grazie a delle descrizioni fatte nel XIX secolo, in cui i resti erano ancora un po’ più leggibili. Il castello «aveva de’ forti Baloardi negli Angoli, e per una sola porta verso Oriente, entrare si poteva. Vi erano di vantaggio, come tuttavia si vedono, non ostante che da Secoli derelitto il locale venti case di numero, composte di due membri, ed un Palazzo grande, esteso, magnifico, che offre un disegno, rozzo antichissimo». Le stanze di questo palazzo, che occupa, per la precisione, l’angolo nord-ovest della struttura fortificata, erano già «tutte in rovina, ed in alcuni vedesi solo il pavimento, fatto di calcestruzzo. Non si trova conserva o cisterna alcuna per l’acqua, od almeno ora non ne apparisce traccia tra tante ruine». Al centro della fortificazione «esiste un vano o cortile scosceso; nell’alto di questo vano trovasi la parte più fortificata del castello posta verso settentrione… Molti buchi di balestrieri trovansi ancora alle mura esterne del Castello. Non vi appariscono vestigia di saracinesche alle porte». «Una torre tonda, in parte diruta – e tuttora esistente – trovasi, vicino all’ingresso del castello che è rivolta ad oriente: questa torre ha dei buchi per balestre od archibugi, ed ha due buchi tondi per colubrine. Alcune case erano fuori il cinto del castello, e costituivano un piccolo villaggio: che si estendeva tra oriente e mezzogiorno, sul ciglio di una collina, la quale congiunge il promontorio di Castrocucco ai monti contigui. Queste case non erano molte, non oltre forse una cinquantina, ed in qualche punto apparirebbero gli avanzi di un muro di cinta»

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