palazzo, Palazzo del Principe (PERIODIZZAZIONI/ ARCHI DI PERIODI/ Età medievale-Età rinascimentale)
Palazzo del Principe, costruito su resti di una struttura medievale del Quattrocento, è il risultato di secoli di ricostruzioni e modifiche architettoniche, realizzate talvolta per necessità e talvolta per “capriccio” dei Signori che vi risiedevano. L’edificio presenta un fronte austero di gusto rinascimentale, il portale principale è affiancato da finestre laterali entro arcate cieche, lo stemma con dragone dei Protonobilissimo sta a coronamento del registro superiore, che presenta eleganti finestre con balconi. Entrando dall’ingresso principale, superato l’androne dal quale è visibile parte del fossato difensivo che in origine cingeva il borgo, si accede al cortile sul quale, a sinistra, si affacciano le antiche stalle seicentesche che oggi ospitano il “Museo di Borgo Terra”; sul lato opposto, si colloca una porta monumentale che reca la data 1546 e che consente l’accesso agli spazi abitativi del pianterreno dove si aprivano una grande sala centrale e altri ambienti più piccoli destinati ad ospitare servitori e corpo di guardia. Dal cortile si accede anche agli ambienti sotterranei adibiti per la gran parte a frantoio oleario, dove sono lasciate a vista le enormi pile monolitiche in pietra locale utilizzate per la conservazione dell’olio; sulle pareti si aprono le caratteristiche finestre a “bocca di lupo” necessarie per l’illuminazione, per il ricambio d’aria ma prevalentemente per l’alloggiamento delle armi di difesa. Una breve scala in ferro immette, poi, nel vano adibito a prigione, utilizzato a tale scopo tra il 1689 e il 1776, come testimoniano i numerosi graffiti ancora visibili lungo le pareti: si tratta prevalentemente di iscrizioni nominali, date, animali, figure umane, imbarcazioni e diversi simboli cristiani. Tra i graffiti, di particolare interesse e importanza documentale è quello che rappresenta la Battaglia di Lepanto, lo scontro navale che vide contrapposte nel 1571 la Lega degli stati Europei e la flotta turca e che sancì la prima grande vittoria di un'armata o flotta cristiana occidentale contro l’Impero ottomano. Questo intrigante “racconto graffito” inizia, al centro, con la rappresentazione di una grande città fortificata munita di torri e cannoni sulla quale sventola una bandiera con l’iscrizione “Missinia” che allude alla città siciliana di Messina, dal cui porto salpò la flotta cristiana per dar battaglie al nemico ottomano. La grande scena che si sviluppa ai lati è animata da raffigurazioni di numerosissime imbarcazioni e grandi galee militari rappresentate con le vele spiegate, dalle quali si affacciano soldati armati, abbigliati con la cotta in maglia di ferro (tipo di armatura tipica dell’età medievale) e gli elmi a difesa del capo. Il forte simbolismo dell’opera si esplicita anche nella rappresentazione del sole e della luna, affiancati da elementi che richiamano alla cristianità, e della personificazione della Morte, rappresentata con la falce in mano. Probabilmente, la presenza della scena nel Palazzo di Muro si spiegherebbe con il probabile coinvolgimento dei Protonobilissimo nella spedizione, forse in maniera indiretta attraverso la fornitura di uomini o armi, oppure; così come è possibile che l’autore del graffito avesse partecipato o fosse stato quantomeno presente all’epocale evento bellico. Dal cortile, poi, si raggiunge il piano nobile del Palazzo attraverso la monumentale scala seicentesca coronata dallo stemma della famiglia dei Protonobilissimo; al primo piano si trovano, come di consueto, le stanze private (le camere da letto del principe e della consorte), le sale da pranzo e gli ampi ambienti di rappresentanza, dove il Principe o il Signore riceveva ospiti, concedeva udienze o partecipava a cerimonie ufficiali. Il Museo di Borgo Terra, che - come detto - è allestito a piano terra del Palazzo, racconta con il suo allestimento quasi venti secoli di storia del borgo e lo sviluppo cronologico dell'insediamento dall’età messapica fino alle più recenti modifiche architettoniche del Palazzo del Principe; inaugurato nel 2004, il percorso espositivo si sviluppa in quattro sale nelle quali sono esposti reperti archeologici rinvenuti nel corso degli scavi curati dall’Università del Salento ed è arricchito da suggestive e puntuali ricostruzioni degli ambienti abitativi delle case del borgo e da un grande plastico esposto al centro della sala principale
- OGGETTO palazzo
- LOCALIZZAZIONE Muro Leccese (LE) - Puglia , ITALIA
- INDIRIZZO Piazza del Popolo, 73036 Muro Leccese LE, Muro Leccese (LE)
- TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
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CONDIZIONE GIURIDICA
nr (recupero pregresso)
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1600389378
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Segretariato Regionale del Ministero della Cultura per la Puglia
- ENTE SCHEDATORE Segretariato Regionale del Ministero della Cultura per la Puglia
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0