castello, Castello Caracciolo (SECOLI/ XVI)
La prima notizia certa sul castello risale al 1504, quando Hieronimo Centurione, ricco banchiere genovese divenne signore di Sammichele, data che si legge su di un’iscrizione murata sull’arcata del portale principale. La presenza di un’iscrizione su lastra calcarea, che fa riferimento a un “Palazzo nomine Centurione” e al suo feudatario, fa supporre che già nel 1400 fosse presente una torre fortificata, probabilmente di proprietà degli Acquaviva d’Aragona, signori di Conversano, che la vendettero a Hieronimo Centurione, il quale, come ricorda l’iscrizione, fece erigere nei pressi della torre una cappella dedicata a Maria Maddalena. Nel 1609 il feudo e il castello, denominato castello “Centurione”, vennero acquistati dal portoghese Miguel Vaaz, duca di Mola, che fece costruire intorno alla struttura un quartiere abitativo per ospitare una colonia di Serbi, già rifugiati in Dalmazia per sfuggire ai Turchi, al quale diede il nome di Casa Vaaz. Due anni più tardi la comunità serba abbandonò il borgo e venne popolata da abitanti dei centri limitrofi che daranno origine all’attuale paese, e che cambiarono il nome all’edificio e al borgo da Casa Vaaz a San Michele. Nel 1675 passò al barone Antonio De Ponte che ricostruì la vecchia struttura. Dopo la morte dell’ultima erede, Maria Giuseppa De Ponte, vedova di Nicola Caracciolo, il feudo fu ereditato dal figlio Domenico Giuseppe Caracciolo, che divenne il nuovo duca di Vietri e di Casamassima e barone del casale di Sammichele. I duchi Caracciolo rimasero proprietari del castello fino al 1971, quando venne acquistato dal Comune, e che furono gli artefici di una massiccia ristrutturazione, soprattutto del prospetto
- OGGETTO castello
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CARATTERI AMBIENTALI
Il castello sorge nel centro urbano di Sammichele, località che si estende sulla zona pianeggiante della bassa Murgia barese
- AMBITO CULTURALE Ambito Pugliese
- LOCALIZZAZIONE Sammichele Di Bari (BA) - Puglia , ITALIA
- INDIRIZZO Piazza Caracciolo, 18, Sammichele Di Bari (BA)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Le sale al piano terra e al primo piano del Castello ospitano attualmente il “Museo della Civiltà Contadina”, testimonianza della civiltà contadina locale, dedicato al suo fondatore, Vito Donato Bianco, professore di chimica all’Università di Bari, scomparso nel 1990. Occasionalmente ospita mostre, manifestazioni ed eventi culturali
- TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1600388924
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Segretariato Regionale del Ministero della Cultura per la Puglia
- ENTE SCHEDATORE Segretariato Regionale del Ministero della Cultura per la Puglia
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0