Palazzo Candida

Lucera, 1755/00/00 ante -

Al di là dei rimaneggiamenti subiti nel corso dei secoli, è ancora possibile notare l'imponente struttura architettonica dell'originario impianto a corte interna con retrostante giardino, che ne attestano la passata magnificenza. Alfonso De Troia all'inizio del 1900 descriveva così il palazzo: “In questa antica costruzione, irrimediabilmente danneggiata dall'incuria, vi era sotto la volta del portone, un grosso riquadro con lo stemma; in fondo, nel portone, sulla porta n. 6, testa di toro di prospetto ed a terra, a sinistra della porta, dirimpetto, grosso pezzo di pietra di forma cilindrica con fregi rilevati all'ingiro. La porta n. 1 nel portone è tutta in pietra, e gli stipiti sotto hanno rosoni a rilievo”. Di tali elementi oggi non rimane nulla. La facciata, a due livelli fuori terra, presenta in posizione non centrale il portale principale di accesso con arco a tutto sesto a bugnato. E’ affiancato al piano terra da due portali sulla sinistra, di cui uno con arco a tutto sesto, stemma in chiave in pietra ed uno architravato e da quattro portali sulla destra di varie tipologie, arco ribassato, architravate. Al piano primo sono presenti finestre e porte-finestre con balconi con cornice e trabeazione modanata, di cui alcune tompognate in epoche recenti. Il cornicione è realizzato con cornice modanata

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