centro storico, di pianura, Copertino, Convertino (denominazione originaria), Conventino (denominazione storica), Cupertino (denominazione storica) (metà X)

Copertino, post 924 - post 924

Il centro ha un impianto quattrocentesco chiuso sul tracciato dell’antica cerchia di mura del sec. XV che si appoggiavano alla bastionata del castello, struttura militare che fu realizzata nel 1540 su progetto dell'architetto Evangelista Menga che lo eseguì per volere del marchese Alfonso Castriota. Il complesso rinascimentale racchiude precedenti costruzioni, tra cui il Maschio Angioino. Il tessuto urbano ha una forma ovoidale attraversata in direzione ovest-est da un percorso rettilineo in cui si trovano alcune delle architetture significative quali la Chiesa di Santa Maria ad Nives l'Ospedale, il Sedile, il convento delle Clarisse e la chiesa di Santa Chiara, conosciuta come ex chiesa delle Clarisse, nonché la piazza pubblica attuale Piazza del Popolo, dove, ai piedi dell'antico orologio, si possono ammirare una serie di granai. Nei dintorni si può scorgere il suggestivo arco della Corte dei Pappi e proseguendo vi è piazza Umberto I che sorge nel punto in cui anticamente sorgeva la porta del Malassiso, una delle due porte di accesso alla città. Tra le testimonianze architettoniche cinquecentesche pervenuteci ricordiamo Palazzo Papi e Palazzo Moschettini nonchè le fondazioni conventuali extra moenia dei Cappuccini e dei Francescani. Nel centro storico si trovano inoltre il settecentesco santuario di San Giuseppe da Copertino; la cappella di San Giuseppe, le antiche cappelle di Santa Maria dell'Iconella e Santa Maria delle Grazie

  • OGGETTO centro storico di pianura
  • CARATTERI AMBIENTALI Centro del Salento centrale sito nella pianura lievemente ondulata che si estende a sud-ovest di Lecce, verso la costa ionica
  • LOCALIZZAZIONE Copertino (LE) - Puglia , ITALIA
  • INDIRIZZO Via Margherita di Savoia, Copertino (LE)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nel 924 d.C. dopo la distruzione, ad opera dei Saraceni, dei casali della Terra d'Otranto San Vito, Mollone, Pozzovivo, Cambrò, Santa Barbara e Cilliano, i coloni superstiti lasciarono le loro abitazioni e si rifugiarono in una zona che offriva maggiori possibilità di difesa dando vita ad un casale chiamato inizialmente “Convertino”, poi “Conventino” e più tardi “Cupertino”. Un'antica tradizione vuole che le lettere "C.P." che accompagnano lo stemma civico significhino CONVENTIO POPULORUM, ossia la raccolta in un'unica comunità organizzata degli abitanti dei numerosi villaggi rurali presenti nel vasto territorio copertinese. Tale tradizione rientra nelle modalità di accrescimento proprie dei principali centri salentini. Nel 1378 il centro è ancora definito casale. Le prime mura vennero costruite da Tristato di Chiaromonte, conte di Copertino che nel 1430 cinse la città stringendola in un circuito ovoidale attraversato in direzione ovest-est da un percorso rettilineo alle cui estremità si disponevano le uniche porte d'accesso. L'impianto urbanistico è dunque sostanzialmente quattrocentesco, tanto che l'intervento che subì verso la metà del secolo successivo determinò una trasformazione radicale solo in corrispondenza del Castello. Nel 1540 si conclusero i lavori per l'ampiamento delle fortificazioni, rinforzate ai vertici da quattro possenti baluardi a lancia, che Alfonso Granai Castriota fece eseguire a Evangelista Menga. Nel 1540 si conclusero i lavori per l'ampiamento delle fortificazioni, rinforzate ai vertici da quattro possenti baluardi a lancia, che Alfonso Granai Castriota fece eseguire a Evangelista Menga. Sul finire del XVI secolo, con il Rinascimento, i copertinesi godevano un relativo benessere; in questo periodo si assiste ad un incremento degli edifici architettonici civili con la nascita di sontuosi palazzi. Dopo gli albanesi Castriota, nel 1558 la città passò agli Squarciafico, poi ai Pinelli e infine ai Pignatelli Belmonte
  • TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà mista
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1600365533
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Brindisi e Lecce
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • DOCUMENTAZIONE GRAFICA (1)
    (2)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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