centro storico, portuale, difensivo, Mola di Bari (XIII)
Mola di Bari,
XIII
Città consolidata caratterizzata da margini fisici naturali e artificiali, delimitata da viabilità e quartieri storici di formazione, esposta a sud-est. Presenta funzioni di culto, di frequentazione e residenziali
- OGGETTO centro storico portuale, difensivo
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CARATTERI AMBIENTALI
Il centro è ubicato sulla costa del mare Adriatico
- LOCALIZZAZIONE Mola di Bari (BA) - Puglia , ITALIA
- INDIRIZZO Via Vittorio Veneto, Mola di Bari (BA)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Mola è documentata con certezza a partire dal Medioevo: fu fondata ufficialmente nel 1279 quando, con un’ordinanza di Carlo I d’Angiò, 150 famiglie presero possesso del suolo loro assegnato e fu fondato un castello e costruita una cinta muraria, munita di torri. Dal 1441 è sotto i Toraldo, marchesi di Polignano; nel 1551 è sotto i Carafa, passa poi agli Acquaviva di Conversano per poi tornare nel 1558 ai Carafa che la cedono alla famiglia portoghese Vaaz (alla quale resterà fino al 1755). Notevole importanza riveste il suo porto nel Medioevo e nell’età del Viceregno. Intensi rapporti con la sponda dalmata sono evidenti anche nella cinquecentesca chiesa Matrice, dedicata a S. Nicola, eretta nel 1546-1564 in forme rinascimentali dalmate su una chiesa del XIII secolo. Il centro storico coincide con l’antico nucleo medievale. Il borgo antico, denominato “La terra”, è delimitato a nord dalla fascia costiera e dalle mura rafforzate da Carlo V (sotto cui venne ampliato il castello, per opera dell’architetto militare Evangelista Menga), che seguivano un tracciato corrispondente all’attuale lungomare Dalmazia e, a sud, alla via C. Colombo e a piazza XX Settembre. A ridosso del centro storico c’è il castello angioino-aragonese. Edificato per volere di Carlo I d’Angiò nel 1278 su progetto di Pierre d’Angicourt e riadattato nel 1530 da Evangelista Menga per conto di Carlo V. Fu l’intervento di quest’ultimo a conferire alle mura il caratteristico aspetto a scarpata inclinata, con baluardi angolari secondo le nuove tecniche di difesa dall’artiglieria introdotte nel regno di Napoli da Alfonso I d’Aragona. A Sud-est, presso l’imboccatura della banchina del porto, è ancora un torrione circolare cinquecentesco, bene evidente nei disegni del Cinquecento e del Seicento della cinta muraria. Al borgo antico si poteva accedere via mare o via terra; le porte sono state tuttavia distrutte, ma permane l’arteria principale, l’attuale via Vittorio Veneto. Al XVI secolo risalgono la cattedrale (riedificata nel 1547, i lavori terminarono nel 1564) probabilmente ubicata sulla chiesa medievale, dedicata a S. Nicola di Bari, che fu ristrutturata e ampliata nel XVIII secolo, la chiesa della Madonna del Rosario, dedicata a S. Domenico, con annesso convento, rinnovata nel XVIII secolo, la chiesa di S. Antonio, fondata nel 1508, con annesso convento dei frati francescani e la chiesa della Madonna di Loreto, iniziata nel 1588 e completata nel 1592. Al XVII secolo risalgono la chiesa della Maddalena, dei primi anni del Seicento, con l’attiguo oratorio dell’Assunta: ampliata nel 1617, subì vari restauri nel Settecento e nei primi anni dell’Ottocento, con la ricostruzione della facciata e la chiesetta di S. Giacomo (1695), eretta su ordinanza del canonico Susca, salvatosi dalla peste del 1691-1692. Del XVIII secolo è palazzo Roberti, ubicato in Piazza XX Settembre, che prende il nome dalla famiglia che lo fece edificare nella seconda metà del Settecento. Noto anche come Palazzo delle cento camere, dal numero dei vani che lo costituiscono, o palazzo Alberotanza, dal nome dell’ultima famiglia che ne fu proprietaria. Del XVIII secolo sono la chiesa e il convento di Santa Chiara, in stile neoclassico, la chiesa della Purificazione, in via dei Mille, fondata intorno al 1720. L’abitato che si estende verso sud, sud-est e parte per sud-ovest è di epoca recente (XIX-XX secolo), specialmente la zona di sud-est che ha avuto il suo sviluppo nel XX secolo, grazie al benessere derivante dalle rimesse legate al fenomeno dell’emigrazione. Di grande interesse il Teatro (1888), intitolato al compositore di origini locali, Niccolò Van Westerhout, gioiello dello stile neoclassico. Degli inizi del XXI secolo è la fontana monumentale realizzata in Piazza XX Settembre, dedicata ai caduti della I guerra mondiale, progettata dall’Ing. Vincenzo Chiaia, fu inaugurata il 24 Aprile 1932. È caratterizzata da una robusta costruzione architettonica, con statue scolpite in pietra di Trani da Antonio Bassi ed è circondata da aiuole. Reca un’iscrizione in latino su quattro fronti
- TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà mista
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1600365460
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bari
- ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
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DOCUMENTAZIONE GRAFICA
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- LICENZA METADATI CC-BY 4.0