centro storico, di pianura, Cellamare, Cellamarii (denominazione storica, XI secolo) (XI)
Cellamare,
XI
Piccolo borgo a sud-est di Bari, immerso nella Conca Barese
- OGGETTO centro storico di pianura
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CARATTERI AMBIENTALI
Il centro abitato è 12 km a sud-est della città di Bari. Il territorio comunale è posto ai margini meridionali della conca di Bari; confina con Capurso, Casamassima e Noicattaro e risulta il comune meno esteso dell'intera città metropolitana
- LOCALIZZAZIONE Cellamare (BA) - Puglia , ITALIA
- INDIRIZZO Via Castello, Cellamare (BA)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Cellamare mostra le prime tracce dell'antropizzazione riferibili all'età del Bronzo. Queste tracce sono costituite da diversi monumenti di tipo dolmenico che si concentrano nella zona detta Cocevole, ad un paio di chilometri dal paese, sulla via vecchia per Casamassima. In età peuceta quest'area era posta in posizione strategica tra i fiorenti centri di Monte Sannace e Azetium, quest'ultima tra le attuali Noicattaro e Rutigliano. Le prime attestazioni documentarie in cui compare il toponimo di Cellamarii riconducono all'arcivescovado barese di Rainaldo (XI secolo). In epoca normanna il centro è parte integrante dei possedimenti feudali dell'Archidiocesi di Bari. Il primo feudatario di cui si hanno notizie attendibili è Roberto Venato: dal nome si deduce l'origine normanna. Gli successe il fratello Galeotto Venato, morto nel 1294. Con la sua scomparsa il feudo passò al Regio Demanio per mancanza di eredi. Trasformatasi nuovamente in feudo nel 1407, Cellamare passò sotto il controllo di diverse famiglie: Sandionigi, Di Sangro, Marra, Giudice Caracciolo. Un evento importante che ha segnato la storia identitaria del piccolo borgo risale al 1670, anno il cui il duca di Giovinazzo, Domenico De Iudice, donò alla chiesa cellamarese le reliquie di Sant'Amatore, martire andaluso trucidato dai saraceni in epoca altomedievale. Il primo nucleo fortificato doveva esistere già nel XIII secolo, quando si procedette alla costruzione delle mura e si insediarono i primi feudatari, Roberto e Galeotto Venato, dopo il periodo di giurisdizione vescovile. Intorno al castello baronale si insediò la popolazione che costruì l'abitato. Del Medioevo non rimangono tracce materiali, in quanto sia la chiesa madre dell'Annunziata (fondata dall'Arcivescovo Rainaldo nel XI secolo) che il castello sono stati rifatti in epoca moderna e contemporanea. Durante il secolo XVI il castello fu trasformato e perse le originarie caratteristiche di fortezza militare per diventare residenza signorile: i primi interventi furono commissionati da Felice Della Marra nel 1544. Nel 1631, quando i Del Giudice diventarono principi di Cellamare, completarono gli interventi di risistemazione del castello, divenuto elegante dimora palatina. Stessa sorte capitò alla chiesa matrice che fu ricostruita nel 1854 sotto l'Arcivescovo di Bari Michele Basilio Clary e l'Arciprete Raffaele Morena, come si rileva dall'epigrafe latina posta sotto l'architrave della porta maggiore. La pianta è ad una navata con tre cappelle per lato. L'iconema del paese contemporaneo è rappresentato dalla torre dell'orologio costruita nel 1923 su progetto dell'ingegnere Gino Giusfredi, impostandosi sui ruderi della distrutta chiesa della Madonna delle Grazie. A questo periodo si ascrive la rifacimento in stile neoclassico della chiesa madre nel 1854 e l'edificazione della torre civica dell'orologio nel 1923. L'espansione della città nel Novecento è caratterizzata dalla costruzione di villini a schiera che si affacciano sulle due principali arterie stradali del paese verso la vicine Capurso e Noicattaro
- TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà mista
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1600365451
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bari
- ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
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DOCUMENTAZIONE GRAFICA
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- LICENZA METADATI CC-BY 4.0