centro storico, collinare, difensivo, Martina Franca, Franca Martina (denominazione storica, 1310), Martina (denominazione storica, fino al 1861) (X)
Il centro storico presenta una pianta quasi circolare, delimitata da un ampio viale che segue il tracciato delle mura antiche. È caratterizzato da uno stile barocco, il “barocco martinese”, più sobrio ed elegante rispetto a quello salentino, che conferisce uno stile singolarmente uniforme. L'antico nucleo, rimasto intatto dopo il sec. XVIII, conserva palazzi e case con balconi sporgenti e grandi logge a una o a due arcate sovrapposte, che costituiscono un elemento peculiare dell'architettura locale. Fra gli edifici civili dei sec. XVII e XVIII spiccano il Palazzo Ducale (1668), il Palazzo della Corte (1763) e la torre dell'Orologio (1734); fra quelli religiosi, la chiesa della Madonna del Carmine (1730), la chiesa di San Domenico (1760) e la settecentesca collegiata di San Martino
- OGGETTO centro storico collinare, difensivo
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CARATTERI AMBIENTALI
Si colloca nella parte centro-settentrionale della provincia di Taranto, a confine con le province di Bari e Brindisi, sul più alto gradino delle Murge meridionale (431 metri s.l.m.), a dominio della Valle d'Itri
- LOCALIZZAZIONE Martina Franca (TA) - Puglia , ITALIA
- INDIRIZZO Piazza Maria Immacolata, Martina Franca (TA)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Le prime tracce di frequentazione dell'area risalgono forse già ad età ellenistica, anche se non è possibile stabilire, con i dati ad oggi disponibili, se la collina su cui sorse l'abitato medievale era sede di un insediamento messapico (la popolazione preromana di questa parte della Puglia). Il centro urbano vero e proprio non sembra essere stato fondato prima dell'età medievale, anche se non sembra ancora essere supportata da dati archeologici certi una sua fondazione nel X secolo ad opera di esuli tarantini in fuga dalle scorrerie saracene. Il primo documento riferibile con certezza ad un insediamento nell’area consiste in un documento notarile del 1260 in cui è citato un locum castri Martine e che potrebbe fare riferimento ad un piccolo feudo, forse caratterizzato anche dalla presenza di un castello, come sembrerebbe suggerire l’uso del termine castrum. Nel 1310 Filippo d’Angiò principe di Taranto rifonda l’abitato, garantendo particolari privilegi a quanti fossero venuti ad abitarlo: per tale motivo, nell’editto costitutivo il centro è definito “il casale della Franca Martina”. Per i primi decenni l’insediamento conservò forse l’aspetto di un casale aperto: l’esistenza di una cerchia di fortificazioni è attestata con certezza solo a partire da 1335. Le mura cinsero i quattro nuclei principali dell’abitato, oggi noti come San Martino, San Pietro dei Greci, Santa Teresa e Montedoro; di tale cerchia difensiva, munita tra Quattrocento e Cinquecento di torri cilindriche quadrate, rimangono ancora alcune testimonianze leggibili in prossimità delle quattro porte (Santo Stefano, San Pietro, Carmine e San Nicola). Il successore di Filippo, Roberto di Taranto assegnò a Martina un ampio territorio. Nel 1388 viene edificato un nuovo castello da Raimondello Orsini che, occupando probabilmente tutta l’area di Piazza Roma fu poi demolita per fronte al Palazzo Ducale. I dati relativi all’impianto urbanistico tardomedievale non sono ben noti: certamente dalla Porta Santo Stefano, ubicata al lato del castello angioino, partiva l’asse viario principale (ripreso dall’odierna via Vittorio Emanuele ) che, con andamento SE/NW arrivava nella piazza antistante il Duomo di San Martino, la cui fondazione è da ascriversi ad età medievale, come testimonia la presenza del campanile di stile romanico-gotico. Con la morte di Giovanni Antonio Orsini la città viene dichiarata demaniale nel 1507 è diviene feudo dei Caracciolo con il titolo di Ducato. Si avvia allora il processo di trasformazione sociale ed urbanistico che conferisce al centro urbano la sua fisionomia moderna. Le mura angioine vengono ricostruite e munite di nuove torri; in questo periodo si diffondono le case a corte ad un solo piano e le case costruite su due piani, che caratterizzano tutt'oggi il centro storico. Nel corso del Seicento si avviano anche le trasformazioni dei principali edifici religiosi preesistenti, che nel secolo successivo saranno tutti rimaneggiati secondo lo stile architettonico tardobarocco/rococò che uniforma tutto il centro urbano. La costruzione del Duomo e quella del Palazzo Ducale determinano la definitiva configurazione della città. I perni principali di tale organizzazione urbanistica sono piazza Roma, a pianta triangolare, che fronteggia il palazzo Ducale, e piazza del Plebiscito, che fronteggia la collegiata di San Martino e dove vengono costruiti nel 1761 il palazzo dell'Università e la torre civica nel 1734; l'assetto finale di questo settore centrale della città sarà raggiunto nel secolo successivo, con la costruzione nel 1854 dell'emiciclo classicheggiante di piazza Maria Immacolata, localizzata a N-O. Sempre nel 1700 si attua una trasformazione scenografica della città, con la ristrutturazione dei complessi monastici e con la costruzione dei principali palazzi nobiliari. Nell'Ottocento nel settore est della città, davanti all'ingresso orientale viene realizzata la piazza XX Settembre, mentre va sviluppandosi il nuovo nucleo urbano che ingloba l'antico convento di Sant'Antonio, esterno alle mura. Tale sviluppo segna l'ultima espansione urbanistica di Martina che, ancora contenuta nei primi decenni del XX secolo, diverrà piuttosto caotica a partire dal secondo dopoguerra
- TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà mista
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1600365421
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
- ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
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DOCUMENTAZIONE GRAFICA
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(2)
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0