centro storico, montano, San Marco la Catola (XIII)

San Marco la Catola, XIII

Città consolidata caratterizzata da margini fisici naturali e artificiali, delimitata da quartieri storici di formazione e viabilità, situata a nord-ovest rispetto a Foggia. Presenta funzioni di culto, di frequentazione, produttive, artigianali e residenziali. I collegamenti interni sono pedonali e carrabili. Il paese è situato sui Monti dauni a 686 metri s.l.m., al confine tra le province di Foggia, Campobasso e Benevento. Prende il nome dal torrente La Catola, importante ramo del fiume Fortore, che alimenta un territorio ricco di boschi e sorgive

  • OGGETTO centro storico montano
  • CARATTERI AMBIENTALI Il paese è situato sul subappennino Dauno a 686 metri di altitudine, in posizione dominante sulla valle del torrente Catola, a monte della confluenza di questo nel fiume Fortore
  • LOCALIZZAZIONE San Marco la Catola (FG) - Puglia , ITALIA
  • INDIRIZZO Via Municipio, San Marco la Catola (FG)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE È nominato per la prima volta nello “Statutum de reparatione castrorum” da quale apprendiamo che era inserito tra i castra svevi censiti tra il 1241 ed il 1246, alle cui strutture dovevano provvedere gli uomini delle baronie di Guidone del Guasto e Ruggero de Parisio. Più tardi, nel 1274, è segnalato tra i possedimenti della dinastia feudale dei Bartaldo, insieme a Larino, Castelluccio degli Schiavi (Castelnuovo della Daunia) e Pietramontecorvino. Da questa famiglia viene trasferito alla casa dei de Bragia. Le fonti attestano che in epoca angioina il castrum di San Marco La Catola viene esentato dal pagamento delle tasse a causa del depopolamento e del depauperamento. A questa situazione mette fine la regina Giovanna I nel 1369 ripristinando la tassazione. Da questo momento si registra una graduale ripresa demografica. Ai primi del Trecento è attestata la cappella di Santa Maria di Giosafat, ricompresa nella diocesi di Volturara, alla quale alla fine del XVI secolo sarà annesso il convento dei Cappuccini. Probabilmente risale all’epoca medievale anche il nucleo primitivo del Palazzo ducale dei Pignatelli, sebbene non vi siano studi sistematici per stabilirne le varie fasi costruttive. Attualmente si presenta come un fortilizio fornito di due torri dotato di alte mura, bastioni e triplice ingresso, con un impianto planimetrico irregolare. Nel 1548 la baronessa Lucrezia Surrento vi fa allestire all’interno una cappella privata dedicata a San Marco Evangelista. In epoca aragonese Alfonso I conferma il godimento del feudo alla famiglia di Leone di Sant'Agapito, dalla quale passerà prima ai Gaetani d'Aragona e poi ai Pignatelli duchi di Montecalvo. L'ultimo feudatario è Giovanni Pignatelli, che con atto del 1821 lo vende alla famiglia Veredice. Al 1585 risale la fondazione del convento dei Padri dei Cappuccini. La costruzione, dalle forme semplici come prescriveva la regola architettonica francescana, si affaccia su uno slargo prospiciente l’abitato, contrassegnato da un’antica croce. Fu fatto erigere da Giovan Battista Gaetani presso l’antica chiesetta di Santa Maria di Giosafat e ampliato nel Seicento dal marchese Pompeo Pignatelli; nel 1713 la chiesa fu consacrata dal cardinale Vincenzo Maria Orsini, poi divenuto papa Benedetto XIII. Nel 1611 viene ultimata l’attuale chiesa parrocchiale dedicata a San Nicola di Mira, che sostituiva l’antica parrocchia di San Giacomo, sita dove ora è il palazzo municipale. Nella Parrocchiale si conservano una preziosa collezione di paramenti sacri donata dalla famiglia Pignatelli, un altare in marmi policromi e la statua dell’Immacolata, entrambi di scuola napoletana; qui, inoltre, nel 1754 vengono traslate le reliquie di San Liberato, divenuto santo patrono del paese. Alla seconda metà del XVII secolo risale la cappella ubicata fuori le mura dedicata a San Rocco; viene costruita dai sammarchesi a devozione del santo protettore degli appestati a seguito della peste del 1657 che decimò la popolazione. Si deve, invece, alla devozione della famiglia Mazzaccara la chiesetta dell’Annunziata, edificata nei pressi della “Port’a monte” e poi inglobata nel palazzo della stessa famiglia
  • TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà mista
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1600365381
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Barletta-Andria-Trani e Foggia
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • DOCUMENTAZIONE GRAFICA (1)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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