centro storico, collinare, Pontelandolfo (XII)
Pontelandolfo è un centro collinare, sorto nel Medioevo in un territorio popolato fin dall'antichità; l'economia locale poggia essenzialmente sull'agricoltura, sulla pastorizia e su alcune piccole imprese industriali. L'abitato, il cui nucleo originario conserva una pianta quadrangolare, si estende su una collina lambita da due torrenti, a ridosso di un'importante arteria viaria. Il profilo geometrico del territorio comunale, che possiede un'isola amministrativa tra Campolattaro, Fragneto Monforte e Casalduni, evidenzia significative oscillazioni altimetriche, che si registrano soprattutto tra le valli fluviali e la vetta del monte Calvello, ammantato da una selva di faggi secolari. Le formazioni boschive di faggio, quercia e acero che rivestono i rilievi lasciano spazio, in prossimità degli alvei dei corsi d'acqua, a una florida vegetazione riparia
- OGGETTO centro storico collinare
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CARATTERI AMBIENTALI
Centro posto sul versante sinistro della valle del torrente della Lenta, affluente del fiume Calore
- LOCALIZZAZIONE Pontelandolfo (BN) - Campania , ITALIA
- INDIRIZZO Piazza Roma, Pontelandolfo (BN)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE A un primitivo insediamento di epoca romana seguì, nel 180 a.C., la fondazione del villaggio di Ercole, in cui fu forzatamente condotto dai romani un gruppo di liguri bebiani in esilio. L'attuale abitato, fondato, secondo la tradizione, nell'alto Medioevo dal principe longobardo Landolfo, fu conquistato e distrutto, nel 1138, da re Ruggero II il Normanno. Più tardi fu ceduta dal conte Goffredo di Lesina a Guglielmo di Sanframondo. Dal 1273 al 1319 fu feudo dei Manfredi. Durante gli scontri tra Ferdinando I d'Aragona e Giovanni d'Angiò venne nuovamente saccheggiata e incendiata. Devoluta al fisco, fu venduta da Ferdinando II d'Aragona ad Andrea di Capua e poi ai Carafa, che la tennero fino al XIX secolo. Il terremoto del 1688 distrusse quasi totalmente l’abitato mentre il sisma del 1732 colpì fortemente l’abitato causando notevoli lesioni nelle case, rese in parte inabitabili. Il terremoto del 1962 causò danni rilevanti a numerosi edifici. Del castello trecentesco si conservano porzioni delle mura, un'imponente torre e uno degli antichi ingressi, l'arco di Sant'Angelo. Numerosi sono gli edifici sacri, tra i quali spiccano la chiesa quattrocentesca dell'Annunziata, con un singolare campanile sormontato da un'edicola barocca, e quella seicentesca del Santissimo Salvatore, a tre navate, al cui interno si conservano, oltre a un bellissimo altare del XVIII secolo, dipinti e motivi ornamentali romanici e corinzi. Un pregevole esempio di architettura ottocentesca è rappresentato da palazzo Rinaldi, dotato di un porticato interno con scalinata in pietra e loggioni sorretti da colonnati; le stanze sono ricche di pitture murali rappresentanti scene di vita agreste
- TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà mista
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500916820
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Caserta e Benevento
- ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
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DOCUMENTAZIONE GRAFICA
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- LICENZA METADATI CC-BY 4.0