centro storico, collinare, Fragneto Monforte, Farnitum (denominazione storica) (XI)
Fragneto Monforte,
XI
Fragneto Monforte è un comune collinare d'origine medievale, sorretto dalle tradizionali attività rurali e dal terziario, cui si affiancano alcune piccole imprese industriali. L'abitato, posto su uno sperone di roccia, si distende lungo un'importante arteria viaria, che divide il centro storico dalla zona moderna. Il territorio comunale, che confina con un'isola amministrativa del comune di Pontelandolfo, è solcato da alcuni corsi d'acqua e presenta un profilo geometrico vario ma non aspro: si estende, infatti, su una serie di rilievi collinari, sulle cui pendici abbondano i seminativi di collina, alternati a formazioni di macchia mediterranea
- OGGETTO centro storico collinare
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CARATTERI AMBIENTALI
Centro dell'Appennino Sannita, posto nell'alto bacino del torrente Reventa, affluente del fiume Calore
- LOCALIZZAZIONE Fragneto Monforte (BN) - Campania , ITALIA
- INDIRIZZO Via Roma, Fragneto Monforte (BN)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Fondata probabilmente da un gruppo di profughi scampati alla distruzione di Benevento da parte dei goti di Totila (545 d.C.), compare in un documento del 1010 tra i possedimenti longobardi, insieme alla vicina Fragneto l'Abate. Nel secolo successivo, annessa alla contea di Ariano, fu saccheggiata e incendiata dal conte Rainulfo. Passò poi sotto l'egida dei Sanframondo e quindi dei Monforte. Nel 1269 fu donata, insieme a Fenucchio, ai Frangipane da Carlo I d'Angiò, come premio per aver partecipato alla cattura di Corradino di Svevia e Federico d'Austria. Nel 1350, col nome di CASTRUM FRAGNETI MONTEFORTIS, entrò a far parte del contado beneventano. Fu teatro di scontri militari durante le lotte tra Aragonesi e Angioini per il trono di Napoli; nel 1456 fu in parte distrutta da un violento terremoto. Governata, nel XV secolo, da Niccolò di Gambatesa, conte di Campobasso, sostenitore dei francesi durante il conflitto tra Carlo VIII e gli Aragonesi, fu occupata e data alle fiamme da Ferdinando II d'Aragona, che la vendette alla famiglia Di Capua. Successivamente fu concessa in feudo al nobile Ferrante Montalto. Nel 1702 e nel 1732 l’abitato subì gravi danni a causa di due sismi; dieci anni dopo essere stata nuovamente distrutta da un terzo terremoto (1805) fu aggregata alla provincia di Benevento. Di notevole pregio è la neoclassica parrocchiale, adorna di un campanile settecentesco e caratterizzata una splendida cuspide a piastrelle maiolicate. Risale ai secoli XVII-XVIII la chiesa di San Donato, ampliata successivamente. Tra gli edifici religiosi sono degne di nota anche la seicentesca chiesa di Santa Maria in Principio, chiusa al culto dopo le devastazioni causate da due terremoti, e la settecentesca chiesa di Sant'Anna, ampiamente rimaneggiata nel secolo successivo. Tra gli edifici civili spicca il castello medievale (XI secolo), trasformato dai Montalto in palazzo ducale; accanto ad esso sorge la chiesa della Santissima Croce, eretta sulle rovine di quella di San Nicola, distrutta dal terremoto del 1688 che causò il crollo di quasi tutti gli edifici. La chiesa parrocchiale fu nuovamente colpita dal sisma del 1962, terremoto che, insieme al precedente nel 1930, causò danni e lesioni agli edifici
- TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà mista
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500916800
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Caserta e Benevento
- ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
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DOCUMENTAZIONE GRAFICA
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- LICENZA METADATI CC-BY 4.0