centro storico, montano, Forchia (VIII)

Forchia, VIII

Forchia è un comune di montagna di origini molto antiche, sorretto principalmente dall’agricoltura e da poche piccole imprese industriali. L’abitato, situato su una collina boscosa, da cui si domina la stretta Valle Caudina e si distingue la piana di Caserta, conserva un aspetto medievale, con strette e tortuose vie gradonate, che s’inerpicano sul pendio. Il territorio comunale presenta variazioni altimetriche piuttosto pronunciate, determinate dalla compresenza di aree pianeggianti coltivate –si tratta delle estreme propaggini orientali della Terra di Lavoro, l’ampia e fertilissima pianura che occupa buona parte del territorio della provincia di Caserta– e di rilievi, che superano gli 800 metri di quota. La vegetazione alle quote superiori è pressoché intatta e comprende boschi di castagni, misti a querce e lecci; nelle fasce altimetriche inferiori dilagano gli alberi da frutta e gli oliveti

  • OGGETTO centro storico montano
  • CARATTERI AMBIENTALI Centro posto all'estremità sudoccidentale del piano di Montesarchio (l'antica valle Caudina)
  • LOCALIZZAZIONE Forchia (BN) - Campania , ITALIA
  • INDIRIZZO Via Umberto I, Forchia (BN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Fu abitata probabilmente sin da epoche molto remote, come suggerisce il ritrovamento di reperti archeologici, quali tombe e arredi sacri; secondo la tradizione, inoltre, fu teatro nel 321 a.C. della clamorosa sconfitta inflitta dai sanniti ai romani durante la seconda guerra sannitica. L’odierno abitato, che si formò gradualmente tramite l’aggregazione di più insediamenti minori, fu nell’alto Medioevo un casale dipendente da Arpaia e nell’VIII secolo fu donata alla chiesa beneventana di San Benedetto. Per la sua posizione strategica divenne sede, in epoca longobarda, di un gastaldato, territorio amministrato da un funzionario di nomina regia. Nell’849 fu concessa a Siconolfo, principe di Salerno. Successivamente seguì le vicende di Arpaia: fu annessa alla provincia del principato Ultra e nel 1816 passò alla Terra di Lavoro, nel distretto di Nola; in seguito fu assegnata al distretto di Caserta e infine, nel 1861, alla provincia di Benevento. Tra gli edifici risparmiati dal terremoto del 1980 figurano alcune abitazioni antiche nonché, tra gli edifici religiosi, la seicentesca parrocchiale di San Nicola di Mira e la chiesa di Sant’Alfonso de’ Liguori, caratterizzata da abside circolare e da un singolare campanile decorato da tessere bianche, gialle e verdi
  • TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà mista
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500916798
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Caserta e Benevento
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • DOCUMENTAZIONE GRAFICA (1)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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