centro storico, montano, Foiano di Val Fortore (XIV)
Foiano Di Val Fortore,
XIV
Comune montano di origini alto-medievali, sorretto dall'agricoltura e da alcune piccole imprese industriali. Il territorio comunale, di natura argillosa, presenta un profilo geometrico vario e irregolare: solcato da un piccolo immissario del fiume Fortore, è dominato dalle cime dei monti Barbato e San Marco, che sfiorano i mille metri di altezza. Intorno all'abitato, adagiato in parte in una valle e in parte sul pendio di una parete rocciosa e caratterizzato da abitazioni in pietra viva, si alternano campi coltivati, ampie distese prative adibite al pascolo, rivestite nella bella stagione di vivaci fioriture, e boschi di querce, abeti, pini, aceri, cerri e castagni, tra i quali spesso si nascondono torrenti e piccole cascate
- OGGETTO centro storico montano
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CARATTERI AMBIENTALI
Centro dell'Appennino Sannita, situato alle pendici meridionali del monte Barbato
- LOCALIZZAZIONE Foiano Di Val Fortore (BN) - Campania , ITALIA
- INDIRIZZO Via Santa Maria, Foiano Di Val Fortore (BN)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Foiano di Val Fortore, in epoca normanna, fece parte della provincia di Capitanata, nel cui cedolario figura nel 1320. Al tempo del dominio aragonese era compresa tra i possedimenti dell'abbazia benedettina di Santa Maria del Gualdo a Mazzocca, anche se l'amministrazione della giustizia fu affidata di volta in volta a diverse famiglie: nel 1427 fu concessa da Giovanna II al nobile Damiano de Capitaneis di Novara e nel 1458 fu donata da Ferdinando I d'Aragona alla famiglia Guevara; passò poi ai Carafa, a Ferrante Gonzaga (1552), e, nel XVII secolo, agli Spinelli. Con l'abolizione della feudalità entrò a far parte della provincia di Campobasso e, nel 1861, di quella di Benevento. Non particolarmente ricco il patrimonio storico-architettonico. A croce latina e tre navate, la parrocchiale della Madonna del Santissimo Rosario e di San Giovanni Eremita presenta sulla facciata un timpano triangolare di gusto classico. Utilizzando i resti dell'antico monastero di Santa Maria a Mazzocca, danneggiato dal terremoto del 1456 e distrutto da un incendio nel 1630, fu edificata nel XVIII secolo una cappella, che conserva un arco a tutto sesto in pietra, sorretto da due colonne. Per quanto riguarda i terremoti, la città subì gravi danni a causa dei sismi del 1688, 1805 (in particolare l’Ospedale e diverse case), 1930 e 1962
- TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà mista
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500916797
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Caserta e Benevento
- ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
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DOCUMENTAZIONE GRAFICA
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- LICENZA METADATI CC-BY 4.0