centro storico, collinare, Pimonte (X)
Pimonte,
X
Pimonte è un centro collinare di fondazione medievale, la cui popolazione, in parte costretta a cercare lavoro altrove, è dedita soprattutto alle attività agricole, zootecniche e turistiche. Il territorio comunale, che possiede un'isola amministrativa nel comune di Agerola, si arrampica lungo i boscosi contrafforti collinari dei monti Faito e Sant'Angelo a Tre Pizzi; quest'ultimo, ammantato di verdi pascoli e di boschi di castagni e pini, nonché segnato dalla trama dei filari di vite, proietta la sua ombra sull'abitato
- OGGETTO centro storico collinare
-
CARATTERI AMBIENTALI
Centro posto nella Penisola Sorrentina, alle falde orientali del monte Faito
- LOCALIZZAZIONE Pimonte (NA) - Campania , ITALIA
- INDIRIZZO Piazza Roma, Pimonte (NA)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Le prime notizie sull'abitato si hanno a partire dal X secolo e lo descrivono come possedimento di Amalfi. Nel 1230 in località Belvedere venne eretto un castello, di cui non restano tracce e che fu successivamente adibito a convento dei padri agostiniani (XV secolo). Nel 1247 papa Innocenzo IV concesse ai signori di Lettere, allora sede vescovile, i castelli di Pimonte e Pino (Lettere), insieme ad Amalfi, la quale di lì a poco tornò ad essere potenza egemone nella zona: a questo periodo risale la fondazione del casale di Franche, così denominato in quanto rappresentava una zona franca tra Pino, Pimonte e Gragnano, tra di loro confinanti. In seguito si alternarono alla guida del borgo diversi feudatari, fino a quando re Roberto d'Angiò lo concesse in dono a sua moglie, la regina Sancha, insieme a Lettere e Gragnano. Fu successivamente sotto il dominio del duca di Venosa, principe di Salerno, della corona di Aragona e della dinastia dei Borboni -Ferdinando IV e suo figlio Francesco vi si recavano spesso a caccia e ad adorare le reliquie delle spine del Redentore-. L'attuale capoluogo comunale fu unificato amministrativamente a Franche durante il periodo napoleonico e solo all'inizio del nostro secolo l'isolamento con le zone circostanti si è definitivamente rotto, grazie all'apertura della strada per Agerola. Tra le vestigia del passato spiccano i resti della chiesa di Santa Maria, importante esempio di architettura arabo-amalfitana del X secolo, e della chiesa di San Michele Arcangelo (XI secolo). Il terremoto del 1857 causò il crollo di parte del tetto e alcune crepe nei muri della chiesa Madre e il crollo di una casa. Il sisma del 1980 causò danni non gravi: in tutto il territorio comunale le unità edilizie danneggiate furono 282
- TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà mista
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500916508
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per l’area metropolitana di Napoli
- ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
-
DOCUMENTAZIONE GRAFICA
(1)
(2)
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0