centro storico, di pianura, Boscoreale (XVI)

Boscoreale, XVI

Boscoreale è una cittadina di pianura sorta in età medievale su un territorio popolato fin dalla preistoria, con un'economia che comprende attività agricole di lunga tradizione, oltre ad imprese industriali e commerciali di recente acquisizione. La distribuzione dei boschesi rispecchia le opposte tendenze alla dispersione e all'accentramento: la località di Flocco e il capoluogo comunale, in forte crescita edilizia, formano ormai un tutt'uno con i comuni di Boscotrecase, Poggiomarino, Pompei, Scafati (SA), Torre Annunziata e Terzigno; una miriade di aggregati urbani elementari, inoltre, fa da corona a queste località più popolose. L'abitato, con pianta di forma quadrilatera, è posto in leggero pendio, che degrada dolcemente su un'ampia pianura coltivata; qui i colori vivaci dei frutteti si alternano ai verdi brillanti dei seminativi e al cemento delle zone urbanizzate

  • OGGETTO centro storico di pianura
  • CARATTERI AMBIENTALI Cittadina posta alle falde sud-orientali del Vesuvio, nel cui parco nazionale è compresa
  • LOCALIZZAZIONE Boscoreale (NA) - Campania , ITALIA
  • INDIRIZZO Piazza della Pace, Boscoreale (NA)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Le origini del popolamento del territorio vanno comunque ricercate nell'età del ferro, come testimoniano le sepolture rinvenute in contrada Marchesa, con manufatti della cosiddetta cultura delle tombe a fossa. L'eruzione del Vesuvio del 79 d.C. seppellì l'antico insediamento favorendo, nei secoli successivi, la trasformazione in bosco di tutta la zona. Possedimento di Niccolò Acciaiuoli nel 1356, il feudo passò ai Capecelatro nel 1400, ai Marzano nel 1485 e ai Piccolomini nel 1500, quando, disboscata la zona, furono costruite le prime case rurali. Nel corso del XVII secolo, nel borgo, cresciuto d'importanza, giunsero varie famiglie baronali (Di Martino, Zurlo, Buonincontro, Quinto e De Massa). Il comune è divenuto autonomo nel 1946, dopo essere rimasto aggregato per diciotto anni a quello di Torre Annunziata. Le antiche dimore romane costituiscono il fulcro del patrimonio architettonico locale: la villa di Lucio Cecilio Giocondo, quella di Publio Fannio Sinistore, detta anche degli affreschi per i suoi splendidi dipinti, e villa Regina, con interessanti pitture che adornano il triclinio e il portico dalle colonne bianche e rosse. Di grande interesse anche il palazzo dei baroni Zurlo (1765), monumento nazionale, la chiesa di Santa Maria Salomè (XIII secolo) e quella dell'Immacolata Concezione, edificata nel 1760
  • TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà mista
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500916460
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per l’area metropolitana di Napoli
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • DOCUMENTAZIONE GRAFICA (1)
    (2)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'