centro storico, collinare, Castelnuovo di Conza (XX)
Castelnuovo Di Conza,
post 1980/11/23 - post 1980/11/23
Il sisma del 1980 ha cancellato quasi del tutto il borgo medioevale arroccato sul promontorio. Il centro storico è stato riedificato, ripristinando molti degli antichi vicoli digradanti in cui si snodava la vita di un tempo mentre il nuovo abitato è stato ricostruito in una zona distante
- OGGETTO centro storico collinare
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CARATTERI AMBIENTALI
Centro posto vicino al valico della Sella di Conza a 650 m s.l.m., nella zona geografica definita "L'Alto e Medio Sele"
- LOCALIZZAZIONE Castelnuovo Di Conza (SA) - Campania , ITALIA
- INDIRIZZO Corso Regina Elena, Castelnuovo Di Conza (SA)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Tra le fonti note, il primo documento in cui si fa menzione di Castelnuovo di Conza è il “Catalogo dei Baroni normanni” (1140), dove lo si ritrova tra i suffeudi di Conza, anche se il territorio era già abitato tra il V e il III secolo a.C., come dimostrano ritrovamenti archeologici. Altro documento importante è un elenco di tutti i paesi sottoposti alla Diocesi di Conza, inviato nel 1200 dal Papa Innocenzo III al Vescovo conzano Pantaleon, dove compaiono anche i territori di Malinventre e Torricella. Passò sotto il dominio di Don Francesco Gesualdo, che poi vendette a Stefano Di Conza, e poi a Fabio Bavosa della Terra di Pescopagano, suo vassallo. La presenza di un comodo castello posto in luogo ameno per uso del Barone di detta terra è una probabile ricostruzione di una precedente struttura longobarda posta a guardia della valle e del confine con i territori bizantini. In data 17 agosto 1254, Innocenzo III affidava in possesso di Filippo di Acerno, il Castello di Castelnuovo, che era stato restaurato nel 1230-1231 insieme ad altri nella zona, per volere di Federico II di Svevia. Dopo i terremoti storici del 1466 e del 1694, è stato oggetto di una distruzione quasi totale dovuta al sisma del 23 novembre del 1980 di cui ne è stato l’epicentro. Il terremoto causò danni devastanti: in tutto il territorio comunale le unità edilizie distrutte o crollate parzialmente furono 589. La parte più antica, edificata sullo sperone alla cui sommità è il Castello, risultò distrutto pressoché completamente; crollarono totalmente la chiesa madre di S. Maria della Petrara e la chiesa di S. Nicola
- TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà mista
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500916449
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Salerno e Avellino
- ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
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DOCUMENTAZIONE GRAFICA
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- LICENZA METADATI CC-BY 4.0