nucleo storico, collinare, San Clemente (VI)
San Clemente è la frazione centrale di Nocera Superiore. Ospita la sede comunale della città. Nel patrimonio architettonico scampato al tragico sisma del 1980 si segnala la chiesa paleocristiana di Santa Maria Maggiore, detta anche della Rotonda. Fondata nella seconda metà del VI secolo d.C. e rimaneggiata nel 1856, fu probabilmente adiacente alla scomparsa cattedrale della diocesi nocerina. Poco distante la Chiesa di Santa Maria Maggiore, la Chiesa Madre, che è stata Cattedrale della prima Chiesa della città di Nuceria. La sua prima sede fu nel Battistero dal VI sec sino al IX sec per poi essere ospitata nella Cappella della Congrega di Santa Caterina d’Alessandria. La costruzione dell’attuale chiesa iniziò nel 1826 e venne aperta al culto nel 1854; l’edificio, più volte danneggiato e ricostruito, fu reso inagibile dal sisma del 1980 e riaperto al culto nel 2003
- OGGETTO nucleo storico collinare
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CARATTERI AMBIENTALI
Nucleo adagiato alle pendici del monte Sant'Angelo di Cava, nella valle del fiume Sarno posta ai piedi del versante settentrionale dei monti Lattari. Fa parte dell’area geografica denominata Agro Nocerino – Sarnese
- LOCALIZZAZIONE Nocera Superiore (SA) - Campania , ITALIA
- INDIRIZZO Via S. Clemente, Nocera Superiore (SA)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Probabilmente l'antica città osco-etrusca, poi romana, Nuceria Alfaterna, sorgeva sul luogo dell'attuale abitato. Fin dal passato San Clemente si trovava al centro della città, parte di Nuceria Alfaterna: a seguito degli scavi fatti all'ex foro boario, sono emerse importanti testimonianze e strutture databili a partire dal II-I secolo a.C.. A causa dell’alleanza con Roma nel 307 a.C. subì la ritorsione di Annibale, che lo distrusse nel 216 a.C. Rimasto fedele a Roma anche durante la guerra sociale, ne diventò colonia sotto l'impero di Augusto. Caduto l'impero occidentale, Nuceria nel VI secolo finì in mano bizantina, che in quegli anni, obliterando alcuni edifici precedenti, costruirono un battistero costruito sul modello del mausoleo di Santa Costanza a Roma. Del complesso doveva far parte anche una cattedrale (oggi scomparsa). Il villaggio a ridosso del Battistero fu chiamato San Clemente. Tale nome, secondo una credenza popolare, fu scelto dall'allora vescovo di Nuceria, l'antipapa Lorenzo, in onore del quarto vescovo di Roma. Caduta definitivamente la città romana, nel medioevo a San Clemente era attivo un antico acquedotto, il cui la prima attestazione risale alla fine del X secolo, riedificato poi nel XVI secolo. In quei secoli San Clemente fu parte della rinascente civitas noba nucerina, potendo sfruttare la vicina Rocca Apudmontem (sita nell'attuale comune di Roccapiemonte) e delle linee difensive della vicina Pucciano. Nel IX secolo fu eretta nei pressi del Battistero la Cappella della Congrega di Santa Caterina. Nel rinascimento fu centro della più importante Università di Nocera Corpo, facente parte di Nocera dei Pagani; il municipio dell'Università di Nocera Corpo però ebbe sede nell'attuale Corso Vittorio Emanuele a Nocera Inferiore, nella struttura che fu poi nella prima metà del XX sec. sede della Pretura. La famiglia più potente del luogo fu quella dei De Rosa, dove nel loro palazzo, ospitavano il parlamento cittadino. Altra famiglia illustre, furono i Villani, i quali nel 1519 costruirono un imponente palazzo per volere del Patrizio nocerino Pacilio; successivamente il palazzo fu donato alle suore, che ne fecero una rettoria. In un altro palazzo della famiglia Villani posto all'altra estremità di San Clemente, nel 1630 fu eretta la chiesetta della Madonna di Loreto (tutt'ora esistente), per volere di Fabio Villani. L'area esterna al Battistero divenne il foro Boario della città. Nel 1806, alla caduta dei sistemi amministrativi per mano dei francesi, San Clemente ricadde nel comune di Nocera Corpo, la quale sede comunale però distava a diversi chilometri, trovandosi al centro dell'attuale Nocera Inferiore. Alla definitiva scissione di Nocera (1851), le famiglie della neonata Nocera Superiore, ubicarono la nuova casa comunale nell'antico palazzo dei De Rosa, che per anni ha ospitato l'amministrazione cittadina. Nel 1826 iniziò la costruzione di un'imponente chiesa affiancata all'antico battistero, completata nel 1854. La frazione fu gravemente colpita e danneggiata durante gli eventi sismici del 1930 e 1980, nonché dai bombardamenti durante la seconda guerra mondiale
- TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà mista
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500916400
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Salerno e Avellino
- ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
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DOCUMENTAZIONE GRAFICA
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- LICENZA METADATI CC-BY 4.0