centro storico, di mezzacosta, collinare, difensivo, Magliano Vetere (IX)
Piccolo borgo caratterizzato da strade acciottolate, sottopassi, case in pietra e ruderi delle fortificazioni medioevali. L'andamento delle strade all'interno del centro storico segue uno sviluppo il cui schema è definito parallelo, per la sua forma che segue naturalmente la conformazione del terreno senza alterarne le caratteristiche. L'arteria viaria principale, che ben delimita lo sviluppo del centro antico, è di connessione con la Strada Provinciale, e si divide nei tratti di Salita Municipio, P.zza dello Statuto e Salita della Croce. Fra le testimonianze storiche figurano la Chiesa di Santa Maria (1660) e il Palazzo dei Lombardi. Ha qui sede il Museo Paleontologico del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, un centro museale-didattico-scientifico con funzioni di raccolta ed esposizione del materiale fossile
- OGGETTO centro storico di mezzacosta, collinare, difensivo
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CARATTERI AMBIENTALI
Centro della provincia di Salerno nel basso Cilento, ubicato a 750 metri s.l.m. sul pendio di un colle ai piedi del monte Chianello, a cavallo tra la valle del Calore e quella dell’Alento. È inserito nel Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni e appartiene alla Comunità montana Calore Salernitano
- LOCALIZZAZIONE Magliano Vetere (SA) - Campania , ITALIA
- INDIRIZZO Via Roma, Magliano Vetere (SA)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Le origini dell'abitato risalgono probabilmente ad epoca romana ma è nell'alto medioevo che il borgo venne assumendo una struttura fortificata. Al periodo romano risale il toponimo che si può ricondurre a “Manlius” nome gentilizio, cui fu poi aggiunto “vetera” cioè “città vecchia”. Il paese costituiva un importante nodo viario e attraverso il valico detto della Preta Perciata, metteva in comunicazione le grandi vallate dell'Alento e del Calore. Fu infatti uno dei 14 valichi del Mezzogiorno con diritto di pedaggio (1074). Con la caduta dell’Impero romano sopraggiunsero i barbari che, per contrastare l’imperatore Giustiniano, costruirono un castello. Sotto la denominazione dei Longobardi ebbe grande prestigio e fu successivamente incluso nel principato di Salerno, città di cui seguì le vicende. La comunità soffrì molto per la lotta scatenatasi tra Longobardi e Normanni, nella quale questi ultimi prevalsero organizzando il territorio sotto la Baronia di Novi Velia, che si costituì di quattro stati, tra cui Magliano, al quale Stato venivano aggregate le università di Magliano Vetere, Capizzo, Stio e Gorga. Nel 1230 imperatore Federico II di Svevia elevò Magliano a Feudo e lo affido al governo di Teobaldo di Monteforte. Dopo la congiura dei Baroni del 1245 e la distruzione del castello di Capaccio il governo fu affidato dal re Manfredi ai fratelli De Fenicolo. Nel 1271 con la venuta degli Angioini che sconfissero gli Svevi lo stato di Magliano viene affidato a Francesco di Monteforte, figlio di Teobaldo. Altro momento tragico per to stato di Magliano fu il periodo della guerra del Vespro tra Angioini e Aragonesi, questi ultimi invadendo le terre di Magliano, trucidarono nobili e poveri. Per tutto periodo 1300-1400 si registrò nello stato come in tutto il meridione un forte calo demografico dovuto a guerre, carestie e pestilenze. Dal 1433 Magliano fu posseduta da Guglielmo Sanseverino conte di Capaccio finché non fu ceduto nel 1498 ai Carafa; l'ultimo feudatario fu il barone Nicola Pasca, che lo tenne fino all'abolizione della feudalità avvenuta come la legge napoleonica del 1808
- TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà mista
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500916374
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Salerno e Avellino
- ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
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DOCUMENTAZIONE GRAFICA
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- LICENZA METADATI CC-BY 4.0