centro storico, collinare, Tortorella, Torturella (denominazione storica) (XI)

Tortorella, 1021 - 1021

L’impianto urbanistico di Tortorella ricalca ancora l’assetto originario, conservando tutti i tratti caratteristici della struttura medievale sviluppatasi intorno ai due agglomerati originari di “lo Cantoni” e “Porta Suctana”. La struttura urbanistica è quella tipica dei modelli rurali medievali “a quartiere”, con pianta tendenzialmente regolare, caratterizzata da un nucleo centrale originario intorno al quale si è sviluppato l’insediamento. Nel centro storico la via dei Rupazzi mantiene intatto il fascino dell'epoca medievale. L’abitato di Tortorella, inoltre, è caratterizzato da diverse emergenze architettoniche ed ambientali, con chiese, torri, edifici storici con “impianto palazziale”, antiche mura e sentieri, portali in pietra calcarea, porte antiche e cortili. Entrando dall'antica porta Suctana, nella parte bassa del borgo, attrae immediatamente l'attenzione il palazzo marchesale, in cui si conservano un pozzo in pietra scolpita e un torchio antichissimo. Fra le architetture religiose si segnalano la chiesa Madre Parrocchiale SS. Maria Assunta in Cielo, la Chiesa SS. Immacolata Concezione e, appena fuori dal centro, la Chiesa di San Vito Martire

  • OGGETTO centro storico collinare
  • CARATTERI AMBIENTALI Centro della provincia di Salerno situato nell’entroterra del Golfo di Sapri. Poggia su un altopiano di roccia carsica a 582 metri s.l.m. che strapiomba sul versante settentrionale della valle del Bussento. L'abitato, disposto lungo le curve di livello di un colle, domina da notevole distanza l'ampio il golfo di Policastro e si affaccia sui corsi del torrente Giardanasio e del fiume Bussento. A ridosso del Parco nazionale del Cilento e del Vallo di Diano, fa parte dell'ambito territoriale di competenza della Comunità montana del Bussento
  • LOCALIZZAZIONE Tortorella (SA) - Campania , ITALIA
  • INDIRIZZO Via del Portico, Tortorella (SA)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Tortorella ha origini molto antiche e le prime notizie risalgono al IV secolo a.C., quando nei pressi della collina di Tortorella sembra che si formi un insediamento lucano. Le sue origini, risalenti al IV sec. a.C., sono legate al flusso commerciale interno all’Appennino, tra il Mar Tirreno e lo Ionio. Il nucleo primordiale di Tortorella (il toponimo sembra derivare dal latino “turtur”, tortora) sorse lungo la carovaniera che collegava il porto dell’antica colonia greca Pyxus, poi romana Buxentum, presso l’odierno Policastro Bussentino, e la colonia greca di Sibari, presso il valico del monte Cocuzzo. Tra il VI ed il IX secolo d.C., arrivano in Cilento i monaci basiliani, quindi, con l’arrivo degli abitanti dell’antica colonia romana Blanda nel X secolo d.C. si consolida la presenza umana nel territorio comunale e l’originario insediamento lucano prende il nome di “Turturella”. Le prime testimonianze storiche certe si possono ricondurre all’anno 1021, quando Tortorella con i suoi casali Battaglia, Casaletto e Vibonati divenne feudo di Guaimaro III, principe longobardo di Salerno. Nel 1267 il piccolo feudo appoggiò la discesa in Italia di Corradino di Svevia, ultimo degli Hohenstaufen. Da una lettera inviata al giustiziere di Principato e Terra Beneventana nel 1279, si suppone che Tortorella fosse già fiorente in epoca normanna, quando, in seguito alla morte di Re Manfredi (1266) e la discesa in Italia del giovane Corradino di Svevia, prese le parti di quest’ultimo. Con la sconfitta di Corradino il Feudo viene amministrato per conto di Re Carlo D’Angiò prima e Re Carlo II poi; tra il XIV e il XVI secolo l’amministrazione e della famiglia Sanseverino. In quel periodo a Tortorella non si trovavano lussuosi palazzi; tuttavia, dai documenti storici si ha l’impressione di un benessere mediocre e diffuso, pur nella dimensione rurale, a testimonianza di una discreta qualità della vita economico-sociale. Successivamente il Feudo di Tortorella fu di Almirante Ruggero, quindi di nuovo di vari discendenti della famiglia Sanseverino, fino alla loro ribellione al Re, quando fu affidato a Federico d’Aragona Re di Napoli, il quale lo donò a Giovanni Andrea Caracciolo, suo maestro d’armi. Il basso Cilento fu interessato dalle incursioni dei corsari turchi tra il 1534 e il 1552 con saccheggi ed incendi di diversi centri; tuttavia, l’abitato di Tortorella rimase fortunatamente illeso. Nel 1569 il Feudo fu acquisito da Francesco Alderisio ed in seguito passò alla famiglia Carafa, a partire dal 1600 che lo dominò fino al 1810. Da ricordare che di fronte ad un costante aumento della popolazione, in seguito alla peste del 1656, la popolazione di Tortorella si ridusse ad un terzo, passando dai 985 abitanti del 1648 ai 380 abitanti del 1669. La famiglia Carafa governò su Tortorella fino ai principi del 1800, quando abbandonò il paese, dopo due secoli di violenta amministrazione, con la fine del feudalesimo. Le insurrezioni che hanno contraddistinto il Cilento nel periodo borbonico non trovano appoggi in Tortorella, gestita saldamente dai nobili e dal clero; essa, pertanto non partecipò all’insurrezione del Cilento del 1828, tanto meno alla rivolta del 1848. Nel 1857, Pisacane sbarcato a Sapri, cercò di penetrare in Tortorella, ma fu respinto anche grazie all’efficiente sistema difensivo basato su imponenti muri di cinta e numerose torri di guardia. Nel 1860, Tortorella con il Regno delle Due Sicilie di cui faceva parte, fu annesso allo stato sabaudo e quindi divenne parte del Regno d’Italia. La popolazione di Tortorella dopo la peste del 1656, riprese a crescere e raggiunse l’apice nel 1901, con 1318 abitanti; da allora è iniziato un lento ma costante decremento. Il comune fu compreso tra quelli danneggiati nella regione Campania dal terremoto del 21 marzo 1982. Il terremoto causò danni diffusi che richiesero demolizioni o sgombero di abitazioni inagibili e necessità di reperire alloggi temporanei per le famiglie evacuate
  • TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà mista
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500916357
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Salerno e Avellino
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • DOCUMENTAZIONE GRAFICA (1)
    (2)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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