centro storico, collinare, difensivo, Castellabate, Castrum abbatis (denominazione latina) (XII)

Castellabate, 1120 - 1121

Il centro storico di Castellabate è caratterizzato dalla presenza di un borgo medievale che conserva ancora la struttura urbana originaria, con stradine, vicoletti, archi, brevi gradinate, palazzi, slarghi e case intercomunicanti, dove domina la pietra grigia. Esso si è sviluppato intorno al castello costruito nel 1123 da Costabile Gentilcore, IV Abate della Badia di Cava, per difendere la popolazione dalle incursioni saracene; ma non fu solo luogo di culto ma anche centro economico e sociale di rilievo, ed oggi la fortezza appare ancora solida e imponente. Attraverso un intrecciarsi di vicoli e strette vie, sormontate da archi e lastricate di pietre locali, si giunge nella piazza chiusa su tre fianchi che offre, dall’unico lato aperto, un’ampia vista verso la vallata sottostante e il massiccio del monte Stella. Alle due estremità del borgo, Villa Principe di Belmonte e Villa Matarazzo nella frazione costiera di Santa Maria, rappresentano i poli architettonici ai margini di un tessuto fitto di strette stradine e vicoletti che conducono alla piazza. La piazza ha un contorno di antiche case, che trova compiuta espressione nel castello, posto in cima a un percorso in lieve salita. Le mura, con quattro torri angolari rotonde poste a presidio dei punti cardinali, racchiudevano all’interno abitazioni, magazzini, forni e cisterne. Dalla fortezza si raggiunge in breve la Basilica di Santa Maria de Gulia, la cui facciata cinquecentesca è affiancata da una torre campanaria modulata su quattro piani. Un altro luogo di culto, proprio di fronte alla Basilica, è la piccola Chiesa del Rosario della seconda metà del Cinquecento. Altro elemento architettonico di pregio è il porticciolo di Santa Maria, chiamato “Porto delle Gatte”. Sono presenti numerosi palazzi gentilizi, risalenti per lo più alla prima metà del settecento, edificati in luoghi ameni ed in posizione centrale. Alcuni sono stati costruiti ex novo, altri sono il risultato di ampliamenti o sopraelevazioni di antiche dimore; molti palazzi gentilizi (es. Palazzo Materazzo) sono forniti di cappelle private, mentre altre sono dislocate in varie località del borgo

  • OGGETTO centro storico collinare, difensivo
  • CARATTERI AMBIENTALI Centro della provincia di Salerno, situato su un colle panoramico lungo la costa cilentana a nord di Punta Licos, tra Paestum e Velia. E’ inserito nel Parco nazionale del Cilento e del Vallo di Diano e Alburni - in cui rientra interamente il territorio comunale - ed è riconosciuto dall’Unesco patrimonio dell’umanità. Il territorio comunale appartiene alla Comunità montana dell'Alento-Monte Stella
  • LOCALIZZAZIONE Castellabate (SA) - Campania , ITALIA
  • INDIRIZZO Via Sant'Eustachio, Castellabate (SA)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Le memorie più antiche della contrada, ove è posta Castellabate, si riferiscono al promontorio delle Sirene, ora denominato “Punta Licosa”, ed al vicino isolotto dal quale, secondo la leggenda, una sirena detta Leucosia si sarebbe gettata nel mare (Strabone libro VI). La prima notizia provata del luogo è una vendita da parte del vescovo pestano Pando a marinai di Atrani del 977, nella quale è cenno delle vicine chiese di S. Maria de Gulia e S. Maria litus maris intorno alle quali si riunirono le prime famiglie del luogo. L'attuale abitato conserva nel nome la memoria imperitura dell'abate Costabile Gentilcore, del monastero benedettino della Trinità di Cava de' Tirreni, che nell'anno 1120 diede ordine di iniziare la costruzione del castello intorno a cui si raccolse il borgo medievale. Nel 1124 fu dotato di un porto, che permise lo sviluppo di un fiorente commercio. Edificato per difesa contro le scorrerie dei pirati riuscì difatti di valido presidio alla popolazione del luogo. Conteso e occupato da diversi signori per la sua posizione strategica, rimase ai monaci di Cava de' Tirreni fino a quando fu concesso da papa Gregorio XII al re Ladislao (1412). Ebbe vari feudatari tra cui i Sanseverino e i Caracciolo, quindi passò agli Acquaviva e ai Granito con il titolo di marchesato. Fu Università autonoma fino alla sua elevazione a capoluogo di Comune (8 agosto 1806)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà mista
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500916336
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Salerno e Avellino
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • DOCUMENTAZIONE GRAFICA (1)
    (2)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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