centro storico, costiero, murato, difensivo, portuale, Agropoli, Agropolim (denominazione storica), Agruopoli (denominazione storica) (V)
Cittadina costiera che affonda le radici nella tarda antichità. Lo stemma del comune di Agropoli, in modo singolare, ha una correlazione significativa con la struttura urbanistica della città. Nello stemma sono rappresentate tre torri, presumibilmente corrispondenti a quelle che si trovano rispettivamente in località San Marco, all’ingresso del centro storico, sulla punta della penisola della Selva che chiude l’arco del porto: questa triangolazione, sebbene tutta rivolta alla costa rappresenta quali sono i cardini tra i quali si sviluppa l’abitato. La città storica si compone del tessuto storico della città murata e di Via Patella e del tessuto storico sviluppatosi a valle della città murata; al di fuori del centro storico si sviluppa la città consolidata. La città murata costituisce il nucleo storico consolidato che è sorto sul promontorio che dal castello aragonese discende verso il mare. Esso è racchiuso all’interno delle mura di cinta della città il cui paesaggio è caratterizzato dallo spazio racchiuso delle strade strette con basse cortine. Queste non presentano una continuità uniforme ma un’articolata successione di volumi dovuti alla disposizione delle case a blocco; i due tipi edilizi più diffusi ossia il Palazzo e la Casa elementare. Il tessuto storico di Via Patella si sviluppa saturando uno spazio ben delimitato dalla strada di collegamento verso il porto, dalla linea di costa e dal corso di accesso al borgo e si caratterizza da un tracciato a scacchiera molto fitto e regolare. Il tessuto storico sviluppatosi a valle della città murata lambisce il promontorio della città murata, espandendosi dal porto al lato est della collina del borgo. Lungo via Piave, si snoda un corso dall’aspetto omogeneo nel quale anche i tipi edilizi, solitamente isolati, tendono ad allungarsi nella pianta per fare cortina e restituire delle facciate continue allo spazio della strada; dietro la cortina si sviluppa un pezzo di città che si fonda sulla scacchiera di strade ortogonali in maniera compatta e con elevata copertura del suolo, minimizzando lo spazio pubblico come le superfici a verde. Il centro storico conserva gran parte delle mura e il portale seicentesco con la salita a gradoni caratterizzata da gradinate larghe e basse e la porta monumentale a due aperture; sul promontorio si può ammirare il castello incastrandosi come un vertice nell'interno dell'area del borgo antico, mentre la base si protende fuori del nucleo abitato; intorno è ancora oggi visibile l’antico fossato. Di interesse le chiese dei SS Pietro e Paolo di origini antiche, della Madonna dei Sette Dolori e della Madonna di Costantinopoli, dedicata al mare e ai naviganti, i quali, con le loro offerte, la ricostruirono nel Seicento oltre il convento duecentesco di San Francesco, attualmente trasformato in casa privata, appeno fuori il centro storico
- OGGETTO centro storico costiero, murato, difensivo, portuale
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CARATTERI AMBIENTALI
Centro del Cilento nella provincia di Salerno, è posto su un promontorio costiero alla destra del fiume Testene su un’ampia insenatura a protezione del suo porto e della Valle. È collocato alle porte del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano ed è compreso nell’area geografica denominata Alento e Montestella
- LOCALIZZAZIONE Agropoli (SA) - Campania , ITALIA
- INDIRIZZO Via Tenente Gino Landoli, Agropoli (SA)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il promontorio su cui sorge Agropoli conobbe la presenza dell'uomo fin dal neolitico e abitato in modo stabile e continuo nelle successive età del bronzo e del ferro. I Greci, prima e dopo la fondazione della vicina Poseidonia (circa 625 a.C.), utilizzarono quest’area per i loro traffici con le popolazioni locali mentre in età romana, sul litorale dell'attuale S. Marco, si sviluppò un borgo marittimo chiamato Ercula che fiorì tra il I sec. a.C. e il V sec. d.C., quando il porto di Poseidonia (Paestum) subì un processo di progressivo insabbiamento in seguito al bradisismo litoraneo. Quando, nel corso del V secolo, le incursioni dei Vandali provenienti dall'Africa resero difficile la vita ad Ercula, i suoi abitanti si ritirarono sul prospiciente promontorio che offriva maggiori possibilità di difesa. Nel corso del VI secolo, quando era in atto la guerra greco-gotica (535-553), i Bizantini, necessitando di un approdo sicuro e protetto a sud di Salerno, fortificarono questo sito attribuendogli il nome di Acropolis, cioè "città posta in alto". Sul finire del VI secolo l'invasione longobarda costrinse, poi, il vescovo di Paestum a rifugiarsi ad Agropoli che rimase sede vescovile fino all'822, quando fu occupato dai saraceni, scacciati nel 1028. In seguito, appartenne al vescovo di Capaccio fino al 1412, poi ai Sanseverino e a Giovanni d'Aragona. Fu particolarmente colpita dalle incursioni barbariche del XVI e XVII secolo, in seguito alle quali fu spopolata a tal punto da contare solo qualche centinaio di abitanti. Nel 1630 passò ai Filomarino, in seguito ai Zaratta, ai Sanfelice e ai Del Vecchio. Solo nel corso dell’Ottocento la cittadina incominciò ad espandersi oltre il perimetro delle mura medioevali
- TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà mista
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500916333
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Salerno e Avellino
- ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
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DOCUMENTAZIONE GRAFICA
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- LICENZA METADATI CC-BY 4.0