centro storico, collinare, agricolo, Roscigno Vecchia, Russino (denominazione storica), Ruscigni (denominazione storica), Russigno (denominazione storica) (XI)
Roscigno Vecchia è una frazione del comune di Roscigno, completamente disabitata da tempo a causa della presenza di diverse frane. L’impianto oggi visibile risale al XVIII secolo quando, a causa di fenomeni franosi già in atto, l’abitato fu spostato più a monte in località detta “il Piano". Le prime case conducono alla piazza Piazza Giovanni Nicotero, luogo d’incontro degli abitanti, mercato di animali e prodotti della terra, in cui domina la chiesa settecentesca di San Nicola, costruita dopo il 1774, anno in cui l’antica chiesa già diruta, situata nel precedente borgo, fu definitivamente distrutta da un incendio. Al centro della piazza la fontana e sotto abbeveratoi e lavatoi pubblici; tutt'intorno una cortina di case con le botteghe, le stalle, le strette vie interne e, un po’ più in disparte, ma sempre in vista dalla piazza, vi sono i palazzotti dei signori. I fabbricati si distinguono per la loro architettura spontanea fatta di pietra calcarea sbozzata e inzeppata e posta in opera a ricorsi con malta di calce, ormai consunta. Più in là le cappelle, il cimitero, le case più vecchie e le mulattiere che conducono ai campi. Nei locali restaurati del vecchio municipio c’è il Museo di civiltà contadina che raccoglie le testimonianze della vita e del lavoro della gente di Roscigno
- OGGETTO centro storico collinare, agricolo
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CARATTERI AMBIENTALI
Centro dell'alto Cilento ubicato su una bassa collina ai piedi dei monti Alburni, sul versante destro dell'alta valle del torrente Ripiti. Si erge un po' più in alto rispetto all'attuale capoluogo comunale, Roscigno Nuova. È inserito nella Comunità montana Alburni e nel Parco nazionale del Cilento e del Vallo di Diano
- LOCALIZZAZIONE Roscigno (SA) - Campania , ITALIA
- INDIRIZZO Piazza Giovanni Nicotero, Roscigno (SA)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE I primi insediamenti abitativi, che costituirono uno dei primi nuclei abitati di Roscigno Vecchia, si formarono verso la fine dell'anno mille intorno ad un convento di Benedettini che fu costruito ad un miglio a sud dalla località chiamata "Piano", con accanto la Chiesa di S. Venere. I corletani, che possedevano terreni in quelle zone e trovavano disagevole percorrere ogni giorno la distanza intercorrente tra l'abitato e i loro poderi, iniziarono a costruire intorno al convento dei Benedettini degli insediamenti. Le abitazioni divennero sempre più numerose finché non sorse un vero e proprio agglomerato che fu chiamato Roscigno poiché nella zona abbondavano gli usignoli, in latino luscinia. Il nome del paese deriva da "Russino" che compare in alcuni scritti del 1086 custoditi presso l'Abbazia territoriale della Santissima Trinità di Cava de' Tirreni quando il signore di "Corneto" (Corleto Monforte) donò la chiesa di S. Venere all'abbazia di Cava. Il piccolo borgo di "Russigno" e "Ruscigni" si può trovare impresso in molti scritti di epoca medievale. La data di fondazione di Roscigno è ancora ignota, ma il vero agglomerato dovette comunque formarsi intorno al 1300, periodo in cui si hanno notizie del paese come casale di Corleto Monforte sotto cui rimase fino all'anno 1515 quando si verifica l'autonomia del comune e la storica e definitiva separazione amministrativa dallo stesso. Dai San Severino il feudo diviene proprietà di Barnaba Caracciolo nel 1543 per poi passare nel 1621 alla famiglia Villani che lo tiene fino all’eversione del feudalesimo con il titolo di ducato. Da secoli Roscigno fa i conti con l’instabilità del terreno. Fu ricostruita infatti tre volte a causa di frane, frequenti in un territorio carsico: la prima intorno al 1600, la seconda nel corso del XVIII secolo quando l’abitato viene spostato più a monte in località detta il “Piano” che è quella oggi visibile. Nel 1860 una nuova frana minaccia di trascinare il paese a valle tanto che tra il 1888 ed il 1891 il Genio Civile di Salerno decide di trasferire l’abitato in una nuova contrada. All’inizio del ‘900, in base alle disposizioni di due leggi stabilenti interventi statali a favore dei paesi franosi (legge speciale del 7 luglio 1902 n. 301 e la legge del 9 luglio 1908 n. 445), il paese vecchio viene sgomberato e si inizia la costruzione del nuovo centro, a circa 1 km di distanza (Roscigno Nuova)
- TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà mista
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500916329
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Salerno e Avellino
- ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
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DOCUMENTAZIONE GRAFICA
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- LICENZA METADATI CC-BY 4.0