centro storico, di mezzacosta, collinare, lineare, Ottati (XII)
Centro collinare che affonda le radici nel Medioevo. Dal punto di vista geografico trattasi di insediamento lineare di mezza costa, in quanto si sviluppa ortogonalmente all’asse viario principale e modifica il pendio naturale utilizzando ristrette porzioni di terreno. Il centro abitato è ancora oggi fortemente basato sull’impianto storico antecedente al 1870, ampliato da insediamenti ormai consolidati risalenti al periodo tra il 1871 ed il 1956. Degni di nota sono il Chiostro domenicano, risalente alla fine del 1400 e la Chiesa di San Biagio costruita tra il 1180 e 1230. L’originalità del borgo è dovuta alla presenza di ben ottanta murales realizzati da artisti provenienti da varie regioni italiane, rendendo il centro storico una vera e propria pinacoteca a cielo aperto
- OGGETTO centro storico di mezzacosta, collinare, lineare
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CARATTERI AMBIENTALI
È situato nella provincia salernitana a circa 529 metri s.l.m. a metà strada tra Castelcivita e Corleto Monforte, lungo le estreme pendici rocciose della montagna alburnina. Una particolarità da riscontrare è la rupe presente sul versante settentrionale che domina il paese e lo protegge dal rigore invernale, costellata da varie grotte oggi abbandonate ma un tempo adibite a ricoveri per pastori e greggi. Fa parte della Comunità Montana degli Alburni e il centro, come tutto il territorio comunale, è ubicato per intero nel Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Per l’alto valore ambientale, geologico e paesaggistico il Parco è inserito nella lista delle Riserve della Biosfera dell’UNESCO e dal 2010 fa parte della Rete Europea e Globale dei Geoparchi (European and Global Geopark Network). La valenza di questo territorio è riconosciuta anche per la presenza di habitat e specie, animali e vegetali, la cui protezione e conservazione sono ritenute prioritarie a livello europeo. La maggior parte del territorio comunale fa parte, infatti, della rete Natura 2000 con il Sito di Interesse Comunitario SICIT8050033 “Monte Alburni” e la Zona a Protezione Speciale ZPS-IT8050055 “Alburni” in cui rientra il centro storico
- LOCALIZZAZIONE Ottati (SA) - Campania , ITALIA
- INDIRIZZO Piazza Umberto I, Ottati (SA)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L’esatta epoca di fondazione di Ottati non è nota. Alcuni autori fanno riferimento ad un manoscritto del notaio Fasano in cui si dice che il villaggio esisteva prima del 1195 ed era abitato da pastori di Fasanella. Altri affermano che le prime abitazioni risalgono all’anno 1000 presumibilmente costruite da coloni greci che avevano abbandonato l’antico paese di Civita, i cui resti si trovano ancora sui Monti Alburni. Il nome, secondo alcuni autori, prende origine da S. Ottato, Vescovo di Milevi, o da un eremita di nome Ottato che avrebbe abitato la rupe di “S. Ianni”, intorno alla quale sorsero le prime case. È più probabile però che l’attuale denominazione sia da mettere in relazione con l’antroponimo derivato dal latino optatus, “desiderato”. Con maggiore certezza le origini medioevali del paese le si devono far risalire al XIII secolo. Fino al 1420 Ottati fu soggetta alla contea di Fasanella ed era casale di questa cittadina distrutta dalle pesti del 1412 e del 1420. In seguito dipese dal feudatario di S. Angelo a Fasanella e nel sec. XVIII appartenne alla famiglia Caraguso-Maricenda. Nel 1738 formava un unico feudo con il comune di Bellosguardo, feudo che si estinse verso il 1846. La storia di Ottati si intreccia con le vicende religiose legate ai due conventi presenti nel borgo, quello dei domenicani e quello dei cappuccini, entrambi soppressi con le leggi napoleoniche. Tutte le chiese di Ottati, come tante altre, subirono le conseguenze della politica napoleonica avida di beni avversa agli ordini religiosi, considerati per la loro compattezza una forza disgregatrice dello stato. Si spiega così la chiusura dei conventi che furono trasformati in carceri, scuole, ospedali. Il terremoto del 1980 causò danni rilevanti: in tutto il territorio comunale le unità edilizie danneggiate più o meno gravemente furono 300; fu gravemente danneggiata la chiesa di S. Biagio; danni notevoli subirono anche le chiese della Madonna del Cardaneto, della SS. Annunziata, di S. Donato, di S. Maria delle Grazie e il chiostro dell’ex convento delle Domenicane
- TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà mista
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500916326
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Salerno e Avellino
- ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
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DOCUMENTAZIONE GRAFICA
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- LICENZA METADATI CC-BY 4.0