centro storico, collinare, difensivo, Polla, Apolla (denominazione storica), La polle (denominazione storica), La polla (denominazione storica) (XI)

Polla, XI

Il borgo ha una struttura medievale con un castello risalente al XII secolo. Tra le testimonianze storico-architettoniche il convento francescano di Sant’Antonio dei sec. XVI-XVI, la Chiesa di San Nicola dei Latini (1300), la Chiesa di San Pietro Apostolo, la Cappella di Sant'Antonio Abate, e vari palazzi storici (Manganelli-Barrese-Ripa, Abirosa, Galloppo, Palmieri, Parisi, Rubertini)

  • OGGETTO centro storico collinare, difensivo
  • CARATTERI AMBIENTALI Centro della provincia di Salerno sito a 468 metri s.l.m. a nord del Vallo di Diano, fra i Monti della Maddalena e i Monti Alburni. Si estende a sinistra del fiume Tanagro, lungo il quale è istituita la Riserva naturale regionale Foce Sele-Tanagro e si colloca alle porte del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, in cui rientra parte del territorio comunale. Appartiene all'ambito territoriale di competenza della Comunità montana Vallo di Diano
  • LOCALIZZAZIONE Polla (SA) - Campania , ITALIA
  • INDIRIZZO Piazza dei Parlamenti, Polla (SA)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE I primi abitanti nel territorio furono un gruppo di pastori nomadi che, in epoca preistorica, scelsero come loro dimora la “grotta” che si apre alle pendici della collina di Sant’Antonio in cui sono stati rinvenuti resti dell’Era Quaternaria e reperti dell’Età del Bronzo. Polla ha assunto il rango di "urbs" sotto i Romani che vi fondarono un il famoso “Forum Anii” (II sec. a.C.) sfruttandone la collocazione lungo la via Anmia, un'arteria della consolare Appia che, da Capua, si dirigeva verso Reggio Calabria. Il documento più importante che prova l’avvenuto passaggio dei Romani a Polla è un’epigrafe del II sec. a.C. è il Lapis Pollae che costituisce la testimonianza più rilevante nel Vallo di Diano. Della dominazione bizantina non rimangono tracce, tuttavia la presenza di monaci e comunità greche nel paese è sicuramente testimoniata dal rito greco, professato nelle Chiese di Santa Maria dei Greci e di San Nicola dei Greci. Il medioevo segnò un periodo di forte involuzione dell'abitato, recuperato a partire dalla dominazione normanna. Fu sottoposto al dominio di vari feudatari (Altavilla, Fasanella, Sumeroso, Sanseverino, Villano e Capecelatro) e al controllo di cinque ordini monastici (benedettini, cappuccini, domenicani, clarisse e francescani). Il paese è stato colpito nel corso dei secoli da forti terremoti: la scossa del 19 agosto 1561 causò il crollo della metà delle case mentre il terremoto del 1857 causò la quasi completa distruzione dell’abitato. Anche il terremoto del 1980 causò danni gravi: in tutto il territorio comunale le unità edilizie distrutte o danneggiate più o meno gravemente furono 1459. Furono notevolmente danneggiate le chiese di S. Pietro Apostolo, S. Nicola dei Greci e S. Nicola dei Latini; nella cinquecentesca chiesa del SS. Rosario crollò quasi completamente il tetto e la facciata fu resa pericolante, con pericolo di crollo sulle abitazioni adiacenti mentre nel complesso monumentale della chiesa e convento di S. Antonio, costruito a mezza altezza su un ripido costone e già danneggiato dal terremoto del 1561, furono riscontrati gravi dissesti strutturali
  • TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà mista
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500916308
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Salerno e Avellino
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • DOCUMENTAZIONE GRAFICA (1)
    (2)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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