annesso rurale

Doberdò del Lago, 1811/00/00 - 1811/00/00

Il volume unitario su pianta rettangolare è coperto a due falde e suddiviso in due livelli orizzontali. Il soffitto al piano terra ed al primo piano sono a travatura a vista. Il prospetto breve, quasi simmetrico, presenta al piano terra un portale con arco a tutto sesto, conci d'imposta e di chiave, blocchi stondati alla base degli stipiti. Al di sopra una porta del fienile con ballatoio (non più esistente) e scala esterna (sostituita). Il fronte strada ha due finestre per piano, quello sul retro al piano terra una porta ed una finestra. I fori sono incorniciati in pietra. In origine erano presenti grate in ferro. Posto a Nord-Est dell’abitato di Doberdò del Lago, in zona carsica, sul fianco della conca più ampia lungo la depressione del Vallone in prossimità di una direttrice già romana di collegamento tra Nord Europa / Timavo. Anticamente incrocio tra la via di Carinzia (Merna-Monfalcone per Doberdò) e la vecchia del Vallone (per San Giovanni al Timavo), e ora discosto dai tracciati viari modificati rispettivamente nel 1815 (spostamento a Nord della “postale”) e nel 1826-’27 (spostamento in quota della “Vecchia” nella sede dell’attuale SS.55). Inserito nel nucleo a carattere rurale di antica fondazione (sede colonizzata da popolazione proveniente da Villa Vicentina antecedente al 1494) ad attività prevalentemente pastorale fino alla prima guerra mondiale. L’edificio in continuità con un altro (in origine probabilmente di servizio rurale) su strada secondo un modello aggregato presente anche in altro esempio. L’annesso si ricollegava nel Settecento ad una casa interna alla schiera, adiacente alla cellula Ottocentesca in testata Sud dello stesso gruppo, separate dall’adiacente dalla corte retrostante

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