L'androne in cui si succedono una volta a botte e due volte a vela su pianta rettangolare, conduce ad un cortile su cui si affacciano quattro corpi di fabbrica (nel 1986) in uno stato di degrado. Il corpo che di affaccia su via San Martino, a tre piani fuori terra, risulta alquanto modificato rispetto all'assetto originale, soprattutto a livello del calpestio, a causa di rifacimenti successivi connessi all'uso commerciale. Il piano centrale, definito da linee marcapiano conserva tre balconcini in pietra sorretti da modiglioni a forma di conchiglia, con ringhiere in ferro battuto di buona fattura del periodo barocco. Il cortile ha subito incongrue aggiunte successive di balconi, servizi igienici esterni, tettoie di vari livelli, tuttavia è ancora leggibile il regolare ritmo delle logge ad archi sovrapposti. La fiancata verso piazza Umberto I che colma il dislivello del terreno con l'aggiunta di un piano, conserva una tessitura di aperture regolare, nel 1986 in restauro. Le scale sono due agli angoli opposti del cortile, sono a due rampe in pietra. Il tetto a due falde con l'orditura in legno e il manto di copertura in coppi, Sulla fiancata laterale due finestre dipinte sull'intonaco