San Giacinto

Lanzo Torinese, 1730/00/00 - 1760/00/00

Cappella a pianta quadrangolare con antistante nartece. Il nartece ha un arco a tutto sesto su ognuno dei tre fronti; una volta a crociera poggia su pilastri quadrati con cornice marcapiano di imposta e base. La pavimentazione è in piastrelle di graniglia ed il nartece è delimitato da muricci laterali in scaglie di pietra. Si accede alla cappella attraverso una porta di taglio rettangolare affiancata da due finestrelle rettangolari munite di inferriate. La cella natica è uno spazio quadrato con volta a botte con unghie, coperta da un tetto a due falde con struttura lignea e manto in lose di pietra. L'altare tutt'ora presente è antico; la porta di ingresso è dotata di cancelletto in ferro battuto. All'interno della cappella, sulla parete ovest, una lapide dedicatoria ricorda gli ultimi maggiori interventi di restauro. La pala dipinta da pittore Giuseppe Guglielmino nel 1848 (sotto la reggenza del Vicario Pietro Francesco Tagna), rappresenta il Santo che porta in salvo il Ciborio e la statua della Madonna con accanto il giglio ed un libro

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