casa-privata

Lanzo Torinese, ca XIV - ca XV

L'edificio addossato all'angolo nord-ovest della trecentesca Torre d'Ajmone, ha quattro facciate: una rivolta verso la strada del borgo che passa entro la Torre, l'altra verso al scala della Rivetta (scala costruita ai primi anni dell'800 per agevolare il passaggio dalla Torre alla sottostante piazza Gallenga), la terza si prospetta sulla piazza sopracitata, mentre l'ultima è rivolta verso un vicolo trasversale (chiantana) che scandisce l'antico tracciamento del borgo. Il prospetto sulla via S. Giovanni Bosco è caratterizzato dalla presenza di un portico con arco leggermente acuto ed armilla in cotto, il lato di fondo presenta tra le due aperture ad arco ribassato, la porta di ingresso con arco acuto e ghiera in cotto. Il portico con soffitto piano intonacato, presenta le pareti dipinte a fasce ondulate alternativamente bianche ed arancione pallido. La parte superiore del prospetto risulta completamente rimaneggiato e privo di particolare interesse architettonico. La stessa cosa vale per i prospetti nord ed est della casa con semplici aperture rettangolari e balconi che contribuiscono però a dare all'ambiente circostante un particolare aspetto coloristico e scenografico. Il prospetto verso il vicolo è caratterizzato da archi trasversali di collegamento con la casa adiacente. Per il dislivello esistente tra la piazza e la via S. Giovanni Bosco, l'edificio risulta più alto verso quest'ultima ed a piani sfalsati al livello del primo solaio sopra il portico. Interamente la casa si sviluppa quindi su vari piani accessibili dalla scala della Rivetta e da Piazza Gallenga. All'ultimo piano, verso via S. Giovanni Bosco, sono visibili nelle mura tracce di archi ribassati facenti parte probabilmente di un loggiato. L'edificio molto rimaneggiato all'interno, ha un'unica nota di particolare rilievo: la presenza di affresco attribuito da A Cavallari Murat a Giacomo Jaquerio. L'affresco si trova in una camera al piano terreno verso la strada del Borgo ed al terzo piano verso piazza Gallenga ed è probabilmente solo una parte di un "polittico impegnate tutta la parte della stanza" perchè la impressione di quadro è inadatta al tempo; l'opera è infatti databile alla prima metà del Quattrocento

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